Alessandra Roccasalva è una graphic designer e illustratrice che vive a Marina di Ragusa. Dopo essersi laureata all’Accademia di Belle Arti di Catania ed essersi specializzata in Pittura e Beni Culturali a Valencia (Spagna), ha iniziato a progettare “digital collage” quasi per gioco. Oggi quel divertimento le ha permesso di ottenere grandi successi in Europa e in America. Le sue poetiche illustrazioni digitali, elegantemente progettate con la presenza di elementi vettoriali e fotografici di epoca rinascimentale, stanno girando tutto il mondo (social e non) con un notevole riscontro di pubblico. Da “Elitism Florence & Tuscany” a “Van Der Plas Gallery”, i lavori di Alessandra sono opere che scoprono delle profonde “sensazioni interne” come scrive lei stessa.

di Miriana Iacono
Chi è Alessandra Roccasalva?
Vivo e lavoro a Marina di Ragusa, ma colgo l’occasione per mettere in luce quanto questa domanda sia importante. In generale credo che un po’ tutti ci identifichiamo con i fatti materiali delle nostre esistenze, “nosce te ipsum” dovrebbe essere la ricerca primaria. Ricerco la vera essenza del mio “essere” e la scopro con naturalezza davanti al mare, il mio maestro, nei suoi mille passaggi di colore, verde brillante, grigio plumbeo, argento, scintillante d’oro, nero, calmo e placido, impetuoso, muto, ululante. «Chi sono» lo ritrovo in quell’osservare senza giudizio. A chi mi chiede «com’è il mare oggi?» rispondo, lui è sempre splendido!

Di cosa ti occupi nel tuo lavoro?
Mi occupo di Graphic Design. Tra i primi impieghi c’è stato quello in campo editoriale, in particolare ho progettato parecchi cataloghi d’arte per le gallerie locali, un lavoro che ho trovato molto stimolante, anche se chiaramente la progettazione di marchi è la cosa che più mi stimola, riassumere in un simbolo unico più significati.
E il tuo percorso di studi?
Dopo la maturità scientifica ho frequentato un corso per web designer e poi ho frequentato l’Accademia di belle arti di Catania, indirizzo Pittura e Beni Culturali. Disegnare è stata da sempre una grande passione. La ricerca per la mia tesi di laurea l’ho fatta all’Università Politécnica di Valencia in Spagna.
Per comporre le tue opere a cosa o a chi ti ispiri?
In generale lascio che sia l’opera stessa a ispirarmi, quindi potrei dire che a ispirarmi siano Botticelli, Caravaggio, Piero della Francesca e così via. È un’esperienza unica poter osservare alla lente di ingrandimento quanti dettagli possano esserci in questi grandi capolavori: la ricchezza degli abiti, delle acconciature, gli incarnati, le pennellate, le “craquelure”…

Hai avuto un mentore nella tua attività?
Il mare l’ho già nominato. Ma quando realizzo una nuova opera chiedo sempre un parere a Franco Noto (grafico e fotografo di “Officine delle immagini” a Chiaramonte). Abbiamo lavorato insieme per tantissimi anni e la nostra collaborazione continua tutt’ora. È uno dei miei migliori amici e soprattutto una splendida persona.
Da dove inizia la progettazione di una nuova opera?
In genere inizio ricercando uno dei grandi capolavori da cui traggo ispirazione, ritaglio la figura e poi lascio che sia questa stessa a guidarmi nel reinventarla, per colori e suggestioni, che derivano dalla storia dell’opera o da ciò che mi rimanda.

Perché le donne del rinascimento come soggetti preferiti delle tue illustrazioni? E la presenza femminile spesso accompagnata da soggetti floreali o pesci?
Il rinascimento perché ci ritroviamo in un’epoca storica in cui è necessario un rinnovamento di pensiero, attingere al passato per creare il nuovo. Siamo circondati da tanta bellezza, abbiamo un immenso patrimonio artistico, architettonico e ambientale, abbiamo la fortuna di esserne circondati. Il femminile rappresenta la creatività e non ha genere, appartiene nella stessa misura a tutti ed è una scoperta a cui attingere; per questo nel mio lavoro è predominante la ricerca della parte femminile, compresa la mia. In questi collage sono anche compresi elementi naturali quali i fiori, ognuno ha un significato simbolico. Il pesce è il mio segno zodiacale, il tre un numero sacro.

Esiste un’opera a cui sei particolarmente legata?
Le mani della Madonna del Magnificat di Botticelli. Quella mano che impugna il calamaio e quella che con eleganza prende la penna sono di una grazia incredibile, così come le vesti, in questo capolavoro è uno dei punti focali.
In quale opera ti rispecchi di più come pensiero o come personalità?
In realtà sono diverse, mi piace la sfida a cui mi sottopone ogni nuovo collage.
Le tue opere sono giunte fino in America, in particolare a New York per la mostra “Van Der Plas Gallery”? Raccontaci di questa esperienza…
Mi ha contattata Adriaan Van der Plas chiedendomi se fossi interessata a partecipare ad una collettiva con uno dei miei lavori. Il collage negli Stati Uniti è molto apprezzato e questa è una bellissima opportunità per uno dei pezzi a cui tengo di più. Ha fatto visita a New York solo la mia opera, spero si ripresenti una nuova possibilità negli USA.

Addirittura credo che diverse tue opere sono state pubblicate nel profilo social ufficiale di Adobe Photoshop? Che sensazione hai provato?
Quando ho visto il loro messaggio mi sono molto emozionata: “Photoshop in persona mi sta scrivendo?!”. È un mezzo che uso tantissimo ed è stato un riconoscimento molto importante.
Cosa puoi raccontarci della copertina progettata per “Elitism Florence & Tuscany”?
Mi ha contattato Francesca Querci, editrice della rivista in questione dicendomi che le piacevano molto i miei lavori e mi ha parlato della loro esperienza editoriale: raccontare Firenze (e poi la Toscana) da un punto di vista un pò meno “commerciale”. Una redazione tutta al femminile. Ho avuto modo di sfogliare alcune delle loro riviste e lavorano davvero molto bene, si tratta di un magazine distribuito soprattutto nei musei e negli alberghi di lusso della Toscana, per la promozione del loro splendido territorio. Così la scelta per la copertina è andata a Piero della Francesca, con il Doppio ritratto dei duchi di Urbino, che ho avuto modo di vedere agli Uffizi. Un capolavoro sacro.

Come associ il nome all’opera?
Di solito riporto nome dell’autore e titolo dell’opera, la mia vuole essere un’operazione pedagogica, mi piacerebbe che le persone andassero a rivedere l’opera originale, a scoprirla o riscoprirla.
A chi per la prima volta si avvicina alle tue illustrazioni che consiglio dai su come approcciarle e interpretarle?
La bellezza sta negli occhi del fruitore, credo che ognuno di noi davanti ad un’opera scopra delle sensazioni interne, imparare a saperle esplorare, a contattare una parte profonda che caratterizza gli esseri umani.
Il tuo talento sta facendo il giro del mondo, cosa provi?
Sono lusingatissima per il grande seguito che stanno avendo le mie opere, colgo l’occasione qui per ringraziare la mia famiglia, i miei amici e tutti i “follower” di Instagram, che hanno permesso che tutto questo potesse avverarsi.

Il suo sito: www.alessandraroccasalva.it
Il suo profilo instagram: www.instagram.com/alessandraroccasalva