di Letizia Dimartino
Mia nonna andava a Milano a trovare i suoi figli che ormai vi vivevano e portava spesso anche me. Appena si sedeva cominciava a parlare con gli altri viaggiatori: iniziava il racconto della sua vita…
di Letizia Dimartino
Mio figlio per la prima settimana mi ha portato due suoi amici milanesi ospiti. La mattina io “pretendevo” guadassero la vallata e le nuvole sulla cima…
di Letizia Dimartino
Giacche scamosciate rigide, ristoranti pieni e fumosi, lungolaghi con foglie accartocciate, piazze vuote, filari di pioppi nelle campagne, città fumose e freddissime nei mattini. Era il nord degli anni sessanta…
di Letizia Dimartino
I monti di fronte casa mia hanno tratti di rimboschimento, la città si espande troppo – il suo profilo è cambiato – alberi cresciuti coprono la vista dei…
di Letizia Dimartino
Tutte le epoche hanno avuto un loro modo, un senso preciso. Una atmosfera. Una storia, certo. Mia nonna raccontava del terremoto di Messina vissuto da lei…
di Letizia Dimartino
E quando la testa cala pesante sulla tavola ricolma di bucce, di briciole. Odorosa di zucchero sciolto e di mandarini, quando gli occhi si appannano e il sonno è già lì pronto ad accogliermi su un divano…
di Letizia Dimartino
Schiacciavamo noci, il figlio col bavaglino, mio padre alla finestra con le mani in tasca, il vapore sui vetri, la pioggia a rigarli. La cucina calda, il desiderio…
di Letizia Dimartino
Prima di Natale andavamo a Catania, nel sole e nel tepore dell’auto. Durante sentivamo le musiche di Bacarach, e i giardini di aranci avevano i…
di Letizia Dimartino
Il Natale vuol dire: figli. Figli tornati da me. E tavole di tutti i giorni piene di cibo. E di dolci. E poi pomeriggi sonnolenti, lunghissimi. E foto antiche da rivedere insieme, e armadi, riaperti, con gli abiti miei non…
di Letizia Dimartino
Camilleri era di un’altra Sicilia. Parlava un altro dialetto. Aveva modi lenti, sguardo puntuto e di sottile furbizia pur con una beffarda bonomia. Alzava…