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di L’Alieno

Chiaramonte segna un marcato trend negativo nel rapporto tra natalità e mortalità: per ogni neonato abbiamo circa 3 morti l’anno.

Presto o tardi bisognerà pure porsi qualche semplice domandina sul nostro futuro. Del tipo: come poter invertire una tendenza così infausta, con una popolazione sempre più anziana e una presenza giovanile sempre più sparuta?

Chiaramonte Gulfi, 8.000 abitanti. Veduta

Pochi bambini che già nel prossimo futuro potrebbero costituire a stento un paio di classi di scuola primaria (e secondaria). Destinati in seguito ad essere una presenza giovanile ancor più ridotta, perché i più scolarizzati e qualificati andranno via. La speranza da dove dovrebbe arrivare? Dalle scarse competenze di chi rimane? Altro aspetto spiacevole della crisi demografica.

È possibile anche ipotizzare che il vuoto di popolazione possa essere riempito da una tale massiccia immigrazione di bassa manavolanza extracomunitaria da ridisegnare le caratteristiche delle nostre piccole realtà. Determinando peraltro un ulteriore crollo dei valori immobiliari. Sarebbe un processo fisiologico non un complotto, sia chiaro, ma non certo auspicabile. E soprattutto addebitabile soltanto ad una politica priva di visione futura.

Giarratana, 2.850 abitanti. Centro storico (foto da sicilytourist.com)

La problematica ovviamente è complessa e comune a tutte le comunità montane iblee. E se Chiaramonte, Vizzini o Palazzolo Acreide rischiano di ridursi a minuscole cittadine di anziani e immigrati, Monterosso, Giarratana e Licodia, già minuscole, rischierebbero di chiudere addirittura bottega.

Licodia Eubea, 2.950 abitanti. Quartiere antico  (foto da ragusaoggi.it)

Ma esiste un dibattito politico su queste tematiche? No. Niente di niente. La classe politica attuale è vecchia di mentalità, inadeguata e pure disinteressata a porsi nuove questioni di così ampio respiro. Si provvede soltanto al contingente o a piccoli progetti a breve termine per passare subito all’incasso di un facile consenso. Null’altro.

Ecco. Vogliamo discutere di queste serie problematiche? Oppure preferiamo rassegnarci al proverbiale “comu veni si cunta”?

Vizzini, 5.880 abitanti, veduta (foto da panoramio.com)

Foto banner da flickr.com

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2 Comments

  1. Marco Ragusa Reply

    Felice di leggere finalmente uno spunto locale su questa tematica dopo che qualche mese fa, poco prima dello scoppio della pandemia, promossi proprio a Chiaramonte un convegno di alto profilo sulla questione. In realtà la reazione a quell’ approfondimento non fu così ben accolta e i follow up ancora meno. Quello della demografia è un tema particolarmente complesso, che tocca tanti profili e che vive di proiezioni, di sguardi al futuro. Cominciamo a farlo prima che sia troppo tardi.

    • Ci auguriamo che su questa tematica, come su altre da noi proposte soprattutto nella sezione “Chiaramonte 2030”, si possano aprire degli ampi dibattiti che possano coinvolgere politica e società civile. Ad oggi, per la verità, così non è stato. La secolare apatia e la generale insensibilità della politica, hanno avuto la meglio. Ma prima o poi dovranno pure cedere il passo ad un nuovo modo di vivere le grandi problematiche del prossimo futuro. Perché ci riguardano molto da vicino. Rimaniamo ottimisti.

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