di L’Alieno
A darci una mano per parlare di cosette più leggere, questa settimana ci ha pensato Mons. Antonio Staglianò, Vescovo di Noto, che per l’occasione ha rispolverato una vecchia polemica su Babbo Natale: accusato di essere soltanto un amico immaginario e per di più vestito dalla Coca-Cola.
Be’, quanto agli “amici immaginari” ci sarebbe molto da dire e non farebbe certo piacere al Monsignore se allargassimo troppo la prospettiva. Meglio lasciar perdere. Ma ha senso rinverdire vecchie e noiose dispute?

Si, perché ben prima di Mons. Staglianò, ci pensarono alcuni gruppi di integralisti Protestanti già nel XVI secolo, sia nel vecchio che nel nuovo mondo, con l’accusa di essere un imbroglio di origine pagana o cattolica (che per loro era la stessa cosa). Un secolo dopo fu addirittura messo al bando dai puritani inglesi, i talebani dell’epoca. Poi finalmente la grazia e il visto per tornare in Inghilterra dopo la cacciata dei Puritani. Povero Babbo, quante ingiuste traversie.
A parziale chiarimento, Staglianò ha però precisato che il vero Santa Claus sarebbe in effetti San Nicola di Myra, Vescovo cristiano del IV secolo. Ovvero, il vecchio vizio cristiano di sovrapporsi alle tradizioni precedenti per spacciarle, ipso facto, come “vere”. Ma è inutile negare che della sua figura esistono tante consuetudini nel mondo: dai tredici folletti islandesi (gli jólasveinar) al Dio Odino in persona della cultura germanica.

Peggio di Staglianò i Testimoni di Geova che continuano, invece, a ritenere sbagliato e peccaminoso credere al generoso Babbo e raccontare storielle pagane e non vere ai bambini.
Allora dovremmo mettere all’indice tutte le fiabe? Vietare ai minori la lettura del quotidiano “La Verità“?
C’è stato un tempo in cui tutti abbiamo creduto a Babbo Natale così com’è, con la blusa color lattina Coca-Cola (pure Staglianò!). Come c’è stato un tempo in cui abbiamo smesso di crederci. Magari verrà anche un giorno in cui crederemo di esserlo noi, da vecchietti rimbambiti. Tutto nella norma. Rilassiamoci, almeno per queste feste.
W Babbo Natale.

2 Comments
La cosa simpatica a margine di questa amabile satira dell’intervento del Vescovo di Noto è il giudizio negativo su LA VERITÀ, Un quotidiano che definire giornalaccio è complimento…Il peggio del peggio del peggio che si possa immaginare
Diamo ai bambini il nostro sapere da anziani.
Le fiabe fanno crescere e vengono ricordate per tramandarle. Fanno solo BENE.