di L’Alieno
George Soros mi è simpatico. O per meglio dire, quella destra mondiale indecente fatta di personaggi indecenti, come Trump, me lo ha reso simpatico.
Ebreo ungherese sopravvissuto al nazismo, il giovane Soros si stabilisce in Inghilterra per studiare economia e filosofia. Non so se è chiaro: ebreo, immigrato e pure filosofo (affascinato da Karl Popper). Un perditempo che ha studiato cose inutili, a giudizio dei ‘tuttologi facebookiani’ laureatisi nella prestigiosa ‘Università della Vita’.

Avrebbe dovuto avere un’esistenza più o meno da sfigato, nel migliore dei casi insegnando a scuola ‘menate filosifiche’. Invece no. Il suo nome è salito alla ribalta mondiale per le abilissime e spregiudicate doti di gestore di fondi di investimento. Chi non ricorda le sue scommesse vinte contro Sterlina inglese e Lira italiana?

Il mito di grande speculatore così prese forma. Ma poiché il mondo non è mai ‘bianco-o-nero’, Soros è anche un filantropo che ha investito e investe gran parte della sua montagna di dollari a sostegno della democrazia e dei diritti umani in molti paesi illiberali del mondo, a cominciare dall’Ungheria, suo paese d’origine (ha fondato una Università a Budapest). Lo stesso piccolo führer magiaro Orban, suo nemico giurato, ha studiato a Londra grazie ad una borsa di studio della Fondazione Soros. Buffo, no?
Per carità, il magnate ungherese (naturalizzato americano) non sarà stato uno stinco di santo, ma ne passa a considerarlo una sorta di ‘pasdaran globalista’ che sta dietro ad ogni complotto planetario. Il grande vecchio che avrebbe addirittura pianificato un’invasione africana dell’Europa.
Un diavolo di novant’anni che combatterebbe contro le armate del bene rappresentate, udite udite, dal mondo ‘illiberal-sovranista’ di Trump, Putin, Salvini e degli altri ducetti del sovranismo europeo.
Come a dire, se proprio devo scegliere con chi stare, scelgo il diavolo.
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