ovvero
Il lupo perde il pelo ma non il vizio
di Giulia Cultrera
Surreale, ironica, irriverente, carica di drammi e misteri. Desperate Housewives andrebbe ribattezzata in Casalinghe-invadenti-e-vendicative-che-ottengono-sempre-quello-che-vogliono.
La serie è ambientata nella fittizia città di Fairview e ruota attorno alle vite degli abitanti di Wisteria Lane. Questo quartiere residenziale sembra essere il paradiso suburbano perfetto, curato nei minimi dettagli, con le sue case dipinte di colori pastello e le siepi ben curate. Ma sotto lo strato di idilliaca apparenza si nascondono segreti, misteri e intrighi. Questo contrasto tra la perfezione esteriore e il caos interno dei personaggi racchiude la vera essenza dello show.
La sigla cattura l’anima eccentrica della serie e sfida le convenzioni tradizionali riguardo al ruolo delle donne nella società. È composta da un collage di immagini e famosi dipinti che tracciano la storia del ruolo delle donne e la loro relazione con il sesso maschile. Il viaggio visivo parte da Eva e dalle principesse egizie, per poi attraversare diverse epoche e mostrare la trasformazione della donna in moglie e casalinga.
Susan è una madre single in attesa del vero amore; Lynette è una madre di quattro figli che cerca di bilanciare la sua carriera con la vita domestica; Bree è un’affermata casalinga ossessionata dalla perfezione; Gabrielle è una bellissima ex modella incastrata in un matrimonio noioso.
La serie si apre con il suicidio di Mary Alice, amica delle protagoniste. Il mistero che circonda la sua morte è l’elemento scatenante che romperà per sempre l’armonia – illusoria – di Wisteria Lane e che farà da filo conduttore tra le otto stagioni. Non a caso, la voce narrante è proprio quella di Mary Alice.
Ogni stagione di Desperate Housewives presenta un mistero centrale legato a un omicidio o un evento drammatico, innescato dal trasferimento di una nuova famiglia nella casa di Mary Alice. Ciò darà il via a colpi di scena e rivelazioni che coinvolgeranno i personaggi principali e si uniranno alle trame parallele di quelli secondari.
A Wisteria Lane il nuovo arrivato ha sempre alcuni scheletri nell’armadio. Non è chiaro se siano più sfortunate le protagoniste nel ritrovarsi sempre vicini pericolosi e inquietanti o i vicini nell’incappare in dirimpettaie così impiccione e manipolatrici. In ogni caso, nessun segreto rimane tale se Susan, Bree, Lynette e Gabrielle sono nei paraggi. Compresi quelli che le riguardano in prima persona.
Gli intrighi e i misteri si mescolano con una satira sociale pungente. Attraverso situazioni comiche e dialoghi taglienti, Desperate Housewives affronta temi come il tradimento, la sessualità, la violenza domestica, il razzismo, la malattia e la discriminazione in modo audace e spesso umoristico.
La serie utilizza spesso flashback e una narrazione non lineare per svelare dettagli cruciali della storia, a volte depistando lo spettatore, a volte fornendo le giuste tessere per comporre il puzzle.
A partire dalla terza stagione viene introdotto un episodio disastro, surreale ed estremo, in cui muore uno dei personaggi principali o di quelli ricorrenti.
L’ottava e ultima stagione differisce un po’ dalle precedenti, ma è la degna conclusione dello show: Desperate Housewives è una serie che ruota attorno ai segreti e l’ultimo segreto non poteva che essere quello dei protagonisti. E da qui potrebbe essere nata Pretty Little Liars: personaggi che ricadono negli stessi schemi, che fanno di testa propria e mantengono segreti tra di loro.
Non si può dire che Susan, Bree, Lynette e Gabrielle abbiano avuto una reale crescita: rimangono egoiste e invadenti fino all’ultimo, invalidando i pochi margini di miglioramento dimostrati negli anni. Sono diventate più forti e indipendenti, ma non hanno realmente lavorato sugli aspetti che, nel corso delle stagioni, hanno causato problemi e rotture con gli altri personaggi.
In fondo, il lupo perde il pelo ma non il vizio.