ovvero
Buona Apocalisse a tutti!
di Giulia Cultrera
Un Angelo e un Demone che si alleano per salvare la Terra. Due fazioni contrapposte, il Bene e il Male, in attesa che si compia l’Apocalisse. Uno scambio in culla che farà perdere le tracce dell’Anticristo. Le belle e accurate profezie di Agnes Nutter, strega, che hanno già previsto ogni singolo avvenimento.
Good Omens, tratto dal libro di Terry Pratchett e Neil Gaiman, racconta i disperati tentativi dell’angelo Aziraphale e del demone Crowley di sventare l’Armageddon. D’altra parte, dopo seimila anni trascorsi sulla Terra i due nemici-amici si sono ben ambientati e non hanno alcuna intenzione di rinunciare ai piaceri e ai vizi terreni.
Così, mentre ai piani alti – e bassi – si attende con trepidazione l’arrivo dell’Apocalisse, i protagonisti cercano di educare-diseducare il piccolo Anticristo in modo che cresca come un normale essere umano e non causi la fine del mondo.
Ovviamente, gli imprevisti – o i progetti divini – sono sempre dietro l’angolo, ed entrambe le fazioni si ritrovano a rivolgere la propria attenzione sul bambino sbagliato. Il che, tutto sommato, non è affatto un male: libero da qualsiasi condizionamento esterno, sarà il piccolo Adam a stabilire le sorti dell’Universo.
Carico di humor e nonsense, Good Omens mette in discussione la concezione stessa di Bene e Male, mostrando come si tratti solo in apparenza di una vera e propria antinomia.
Contrapposizioni che ritroviamo anche nei personaggi secondari di Good Omens: la strega Anathema e il cacciatore di streghe Newton Pulsifer, il sergente Shadwell e Madame Tracy. Gli stessi Aziraphale e Crowley manifestano, rispettivamente, tratti di malvagità e compassione. E forse, proprio perché non cercano di reprimere questa dualità interna, riescono ad apprezzare e accettare l’amicizia che li unisce.
In fondo, fin dalla notte dei tempi si sono trovati a contrastare l’operato dell’altro e a metterne in discussione le motivazioni:
E se avessi fatto la cosa giusta con la faccenda della mela? Un diavolo può creare dei guai facendo la cosa giusta. Non sarebbe buffo se avessimo fatto io la cosa giusta e tu quella sbagliata?
Crowley