di Vincenzo La Cognata
Lo sciopero degli attori di Hollywood è iniziato il 13 luglio 2023, quando la Screen Actors Guild – American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA) ha votato a favore di una contestazione a tempo indeterminato, basata su due importanti richieste che riguardano le royalties (diritti d’autore che vanno percentualizzati in base ad ascolti o vendite) e i diritti d’immagine nell’era dell’intelligenza artificiale e delle piattaforme di streaming.
Queste richieste evidenziano la necessità di adattare le norme e le regolamentazioni dell’industria cinematografica (ferme agli anni ‘60) all’era digitale e all’avanzamento delle tecnologie.
La prima riguarda le royalties e le piattaforme di streaming. Mentre nel cinema tradizionale esistono regole e contratti che regolamentano il pagamento delle royalties in base al successo di un film, questo non si applica alle piattaforme di streaming come Netflix, ecc.. Gli attori chiedono che vengano considerati gli ascolti e gli spettatori registrati su queste piattaforme e che di conseguenza venga loro corrisposto un compenso adeguato in base a tali dati.
La seconda richiesta riguarda l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella creazione di personaggi digitali da attori in carne ed ossa. Negli ultimi anni, infatti, in molti si sono sottoposti alle scannerizzazioni sotto pagamento. Tuttavia, l’uso di quei volti digitalizzati da parte degli Studios ha generato molti problemi, dato che questi non hanno pagato e tutt’ora non pagano i diritti d’immagine agli attori stessi. Questa situazione solleva questioni etiche e legali riguardo alla proprietà d’immagine. Gli attori vogliono ricevere una compensazione adeguata per l’uso delle loro immagini digitali.

L’intelligenza artificiale ha già dimostrato di essere un potente strumento creativo nella produzione cinematografica. Può essere utilizzata per generare sceneggiature, creare effetti speciali sorprendenti e persino sviluppare personaggi virtuali realistici. Queste nuove possibilità hanno portato a film innovativi e visionari, che affascinano il pubblico e rinnovano il panorama cinematografico.
Ad ogni modo, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel cinema coinvolge aspetti etici e artistici. Come possiamo tutelare il diritto d’immagine degli attori? Come possiamo preservare l’unicità e l’interpretazione umana?
Al contempo, dobbiamo considerare le possibilità future che l’intelligenza artificiale potrebbe aprire per il cinema. Immaginiamo un futuro in cui il pubblico stesso diventa co-creatore del film, grazie all’interazione con un’intelligenza artificiale avanzata. Potremmo personalizzare le trame, i personaggi e le ambientazioni dei film in base ai nostri gusti e alle nostre emozioni. Questa potrebbe essere un’esperienza coinvolgente e immersiva, in cui il confine tra spettatore e attore si sfuma.

Inoltre, l’IA potrebbe offrire nuove forme di narrazione cinematografica. Possiamo immaginare film interattivi (sulla scia di videogiochi già esistenti), in cui il pubblico prende decisioni che influenzano lo sviluppo della storia. O potremmo esplorare mondi virtuali completamente generati dall’IA, in cui il cinema si fonde con la realtà virtuale per offrire esperienze straordinarie.
Il futuro del cinema è avvolto nell’incertezza, ricco di possibilità e sfide. Dobbiamo affrontare questi cambiamenti con mente aperta, al fine di trovare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e l’essenza stessa dell’arte cinematografica, coinvolgendo attivamente tutte le parti interessate in questo processo evolutivo.