di L’Alieno
Nell’italica tradizione ogni disastro tende a trasformarsi in un’occasione per trarre indebito profitto. Grazie alla grande generosità interessata dei nostri politici, che così preparano le campagne elettorali.
Si prendano ad esempio i terremoti che ci hanno colpiti dal 1900 ad oggi. Grande Terremoto? Grande business! Soldi a pioggia di cui hanno beneficiato in tanti, a parte, spesso, proprio coloro che per avere una casetta hanno dovuto aspettare tanti anni. Anzi, no. Migliaia di terremotati di Messina del 1908 sono morti nelle loro baracche, dove sono nati e invecchiati anche i loro figli. Una vergogna nazionale dimenticata.
Poteva fare differenza la pandemia di Covid che stiamo vivendo? Ovviamente no. Ecco allora i tanti bonus ‘ristoro’ che rappresentano un altro ‘magna magna’ senza guardare in faccia nessuno: il bisognoso vero come il benestante con i conti bancari zeppi di denaro.
Soldi a pioggia. La politica delle mance. Micro-interventi che bruciano risorse importanti senza produrre effetti economici virtuosi. Però possono produrre indubbi benefici elettorali. Le solite furbizie della nostra politica.
Non risponde al vero che tutte le attività hanno avuto danni evidenti per la pandemia. Non è vero che tutti sono sullo stesso piano: il ricco come il povero. Ma la tendenza generale è quella di regalare soldi a tutti per non scontentare nessuno, in culo al contribuente.
In tutto questo non esiste alcuna visione precisa, alcun piano strategico. Solo assistenzialismo ottuso: dal micro territoriale al macro nazionale. Depauperamento scriteriato di preziose risorse.
Sullo sfondo i difetti atavici della politica italiana. Come negli ultimi mesi non c’è stata alcuna programmazione sanitaria, a parte qualche raro esempio virtuoso (tipo Veneto), parimenti non sembra esserci stata programmazione della spesa pubblica. È tutto lasciato alla solita improvvisazione.
A Roma come nelle realtà locali.