di Giuseppe Cultrera
Parliamo con fastidio della spazzatura: quella indecorosa e puzzolente e l’altra metaforica, altrettanto fastidiosa. E ci indigniamo. Specie per coloro che deturpano il territorio con strafottente inciviltà.
Ma dalla signora che stava raccogliendo un sacchetto fatto planare da un’auto in corsa accanto a casa sua, ho ascoltato la lectio magistralis più acuta e sintetica: « Questo sacchetto te lo ficcherei nella macchina e poi bloccherei le portiere! ».