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ovvero
TRE GENERAZIONI A CONFRONTO

di Giulia Cultrera

Una nonna, una madre e una figlia: una famiglia declinata al femminile che affronta insieme qualsiasi gioia o difficoltà. E di drammi ce ne sono parecchi, trattandosi di una serie tv che si basa sulle telenovelas sudamericane. Jane the virgin è uno show poco noto e pure sottovalutato, proprio perché accostato a questo genere così carico di suspense e di avvenimenti inverosimili. In realtà, è un grandissimo esercizio di stile: fa propri i temi e gli stereotipi legati alle telenovelas, ironizzandoci molto sopra e sdoganando questo tipo di narrazione. Un mix tra parodia, nonsense e profonda conoscenza dei canoni tradizionali adattati alla perfezione per creare un’anti-telenovela.jane the virgin - con la famigliaA questo si aggiunge anche una meta-narrazione: una telenovela girata dentro la telenovela, con colpi di scena e surrealismo da far impallidire la fiction “Occhi del cuore” in Boris.

Tutto ciò per raccontare il percorso di crescita e di formazione dei personaggi principali, con un occhio di riguardo alla positività e alla ricerca del bello anche nelle piccole cose. Un inno alla vita e all’auto-miglioramento.jane the virgin - e famiglia

Cento episodi introdotti e commentati da un narratore onnisciente un po’ invadente, che smorza il dramma con osservazioni puntualmente comiche e ironiche. Si districa abilmente tra eventi e personaggi, non svela nulla in anticipo allo spettatore e rivela soltanto nell’episodio finale la propria identità.

Come ogni storia romantica che si rispetti, non può mancare un triangolo amoroso che – fino all’ultimo – confonde la protagonista e altera gli equilibri tra i personaggi.

jane the virgin - personaggi

Jane the virgin è una serie leggera e divertente, farcita – ovviamente – da misteri, intrighi, tradimenti, crimini, colpi di scena, rapimenti, morti improvvise, resurrezioni, cambi d’identità e chi più ne ha più ne metta. Il surreale e l’assurdo misto al romanticismo, al poliziesco e al dramma, senza mai esagerare o scadere nel ridicolo. Anzi, riuscendo a evitare una narrazione stereotipata ed eccessiva.

Queste le premesse: la protagonista non può che scriverne un libro da cui trarre, guarda caso, una telenovela con un narratore ben informato sui fatti.jane the virgin - fine

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