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(4)

ovvero
Non è come sembra

di Giulia Cultrera

La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra: il titolo è tutto un programma. Già da questo potevamo capire l’indole ironica e sferzante della serie? Probabile.

A ogni modo, una cosa è certa. La moda del detective per corrispondenza continua. Dopo Only murders in the building e Incastrati, non poteva certo mancare una parodia sui thriller psicologici che mandano in confusione lo spettatore, facendogli dubitare di tutto e tutti.

Per cui, al ritmo di “sta accadendo davvero o è nella testa del personaggio?” si susseguono gli eventi più assurdi, improbabili e disparati. la donna nella casa

Cocotte da forno frantumate per terra, bicchieri di vino immensi, epitaffi che cambiano, inquietanti tuttofare che non portano mai a termine il lavoro. E, ovviamente, il cliché per antonomasia: la protagonista, Anna, segnata da un grave lutto, alcolizzata e sola. È considerata mentalmente instabile e soffre di ombrofobia (paura della pioggia), per cui passa molto tempo chiusa in casa, terrorizzata all’idea di incorrere in un improvviso temporale. 

Le sue giornate trascorrono in un mix di vino e psicofarmaci che, dobbiamo ammetterlo, ci portano un po’ a dubitare della sua lucidità. Anche perché, come Maniac insegna, la mente può giocare brutti scherzi.la donna nella casa

Dunque, quando Anna assiste dalla finestra all’omicidio della vicina, non viene creduta da nessuno. Ma non demorde e tenta in tutti i modi di risolvere il caso da sola. 

Ci ritroviamo, così, una protagonista che, in quanto a stalking, potrebbe tranquillamente essere la versione al femminile di You. Sicuramente più indiscreta, ma fortemente motivata nello scoprire la verità.

E qual è, esattamente, la verità? Ovviamente, le teorie si sprecano, le false piste sono numerose e la fine di ogni episodio apre nuovi interrogativi. Tutto nella norma, insomma. la donna nella casa

La serie La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra può essere considerata un genere a metà tra una parodia e un omaggio ai gialli, e riesce in entrambi gli intenti. 

Diverte e intrattiene lo spettatore giocando in modo canzonatorio con gli stereotipi e i luoghi comuni ormai abbondantemente abusati delle narrazioni thriller e poliziesche. 

E, al tempo stesso, fa propri gli elementi stilistici del genere, donando suspance e colpi di scena, inserendo momenti carichi di pathos, che verranno prontamente ridicolizzati e sdrammatizzati con soluzioni inverosimili e prive di ogni logica.di fronte alla ragazza alla finestra

La bravura dello show sta nel dosare perfettamente questi due linguaggi, totalmente antitetici, confezionando un prodotto innovativo e brillante. E il finale aperto conclude la narrazione con l’ennesimo colpo di scena che pone di nuovo lo spettatore davanti al bivio iniziale: fidarsi o meno di ciò che ha visto la protagonista?di fronte alla ragazza alla finestra

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