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di Alessandro D’Amato

Continua la carrellata di brani musicati dal nostro amico Raffaele Buscema. Dopo “Ti vidi appena!” e “Pepita”, il musicista di Modica ha messo in musica il brano “La Penitente”, ancora una volta composto dal compositore catanese Salvatore Pappalardo, con testo di Serafino Amabile Guastella (sulla collaborazione tra i due, si rimanda a “Il Guastella che non t’aspetti. L’Amabile paroliere”).

“La Penitente” è una melodia per voce di Soprano o di Tenore, con accompagnamento di Pianoforte o Violoncello, dedicata alla Sig.ra Mariannina Finati, Soprano impegnata nei teatri di Napoli, città presso la quale, in quegli anni, lo stesso Pappalardo operava.
L’opera fa parte della raccolta di sei melodie Brezze del Sebeto, edita nel 1846, dallo Stabilimento Nazionale Privilegiato di Giovanni Ricordi, avente sede a Milano nei pressi del celebre Teatro alla Scala.

La Penitente

Quando innanzi la tua mente
nelle preci degli altari,
dal tuo chiostro penitente
un pensiero a me verrà…
ah! il pensier de’ giorni amari
che sull’alma a me scagliasti
quando agli angioli sacrasti
la tua vergine beltà.
l pensiero dei giorni amari
che sull’alma a me scagliati
quando agli angioli sacrasti
la tua vergine la tua vergine beltà.
Or ricinta dal tuo velo
le tue trecce offristi a Dio!
perché mai disciolse il cielo
quel che in terra amor lego?
Ah! di quai falli or paghi il fio
se niun fallo in te s’accolse?
Odio il ciel che a me ti tolse
e al dolor mi condannò.
Di quai falli or paghi or paghi
il fio se niun fallo in te
in te s’accolse?
Odio il ciel che a me ti tolse
e al dolor mi condannò,
odio il ciel che a me ti tolse
e al dolor mi condannò!
si al dolor mi condannò!
ah sì mi condannò!

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