di Redazione
Un caro amico ci ha raccontato il viaggio che lo ha recentemente portato dalla Sicilia al nord-Italia. Non avendo dimestichezza con la scrittura, abbiamo pensato di fare nostre alcune sue riflessioni.
Come si circola sulla rete autostradale in Italia al tempo del Covid?
Sembrerà strano, ma ci sono molti contro e qualche pro. Si comincia dallo sciopero dei benzinai. Questo perché i gestori di rifornimento carburanti sono stati esclusi dalle categorie che possono beneficiare dei sostegni previsti dal ‘decreto Ristori’. Preoccupato perché in quei giorni non avrebbe potuto né partire né proseguire era tentato di portarsi dietro più taniche per il carburante, pericoloso certo ma almeno avrebbe potuto arrivare fino a metà del suo itinerario.
Non ha invece messo in conto che l’adesione alla serrata non sarebbe stata unanime. Non condividevano modi, termini e motivazioni le due associazioni di categoria Angac-Confsal e Asnali, affermavano in una nota congiunta. Un’altra preoccupazione erano i Tir abbreviazione di ‘Transports Internationaux Routiers’, ci confessa perplesso. In effetti non ha tutti i torti. Il dato più recente ci viene fornito da una pubblicazione dell’Aci.
Il parco circolante italiano nel 2019 è composto di oltre 52 milioni di veicoli circolanti, quelli commerciali e industriali sono 5.775.006. Mediamente un bestione del genere è lungo 18 metri mettendoli ipoteticamente in fila ci si fa il giro della terra per ben due volte e avanza ancora qualche camioncino. Cosa centra il Covid con i Tir? Grazie a questo esercito di super-piloti, in Italia sono 1,17 milioni di addetti, possiamo comodamente riceve le merci ordinate via internet.Forse bisognerebbe incrementare il trasporto via treno e mare perché davvero il traffico in autostrada è insostenibile. Per cercare di evitare code e intoppi bisognerebbe sentire le notizie su traffico, ma se non avete la Digital Radio peggio per voi. Infatti quasi tutti accendiamo la radio in casa e in automobile e malediciamo disturbi, scariche e interferenze varie che ci negano un ascolto nitido dei programmi preferiti. Con la Digital Radio questi problemi non ci sono e la ricezione è sempre corretta e pulita non appena il segnale ha un livello sufficiente.
Sono vantaggi che si ascoltano soprattutto in automobile, dove la normale ricezione FM è spesso disturbata da palazzi, reti elettriche, colline, gallerie o semplicemente dalla perdita di segnale da un trasmettitore. Con la Digital Radio non succede nulla di tutto questo, anche perché la frequenza di trasmissione per ogni emittente è unica su tutto il territorio nazionale e il ricevitore passa automaticamente da un trasmettitore all’altro. La Radio DAB+ (Digital Audio Broadcasting, di seconda generazione), è il nuovo standard per l’equipaggiamento stereo che sarà obbligatorio per tutte le auto in vendita dal 1° Gennaio 2021, così le notizie sul traffico non vi sfuggiranno più.Infine gli Autogrill. Come per magia e per fortuna il buon senso prevale, non ci sono quasi più le oceaniche file che eravamo abituati a vedere in un po’ di tempo fa. La gente guarda prima di entrare e se vede che c’è confusione o aspetta o passa al prossimo rifornimento. Purtroppo sono aumentati i viaggiatori che usano le piazzole di sosta come vespasiani pubblici, per fortuna che a 130 km orari non si vede niente.