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di Sebastiano D’Angelo

Ciao Carla, ti chiameremo così, con nome di fantasia. Il giorno di Ferragosto una giornalista di RAI 1 ti ha carpito, mentre ballavi in una discoteca croata, una dichiarazione che ha fatto il giro dell’Italia, e riempito il giorno dopo le prime pagine dei quotidiani.

“NON C’È COVID”, canticchiavi mentre ti scatenavi a stretto contatto con decine di coetanei su una pista di ballo. Bentinteso, nessuno vuole rubare la tua spensieratezza, la luce e il brio della tua gioventù, ma cosa ti porta a pensare che non esiste più il virus?

Forse, cara Carla, eri distratta dal clima vacanziero, forse anche tu sei rimasta folgorata dal dogma dell’immunità, ma ti risulta che in questa strana estate il virus sta colpendo centinaia di giovani, che si è abbassata di molto l’età media dei contagiati, che nella sola nostra Ragusa, al sud della penisola, ci sono, ed è notizia di questo giorni, ben 150 famiglie in allarme perché i loro figli hanno avuto contatti con amici tornati  infettati da una vacanza maltese?
Lo sai che, notizia di questi giorni, ci sono 5 ventenni in terapia intensiva? Lo sai che in Italia la pandemia ha lasciato alle spalle migliaia di morti e frustrazione, depressione e povertà? Lo sai che il tuo comportamento superficiale, unito a quello di centinaia di altri giovani che come te si lasciano sedurre dalle teorie negazioniste, rischia di compromettere la salute dei tuoi familiari e amici? Lo sai tutto questo, cara Carla, o anche tu ti lasci attrarre dalle sirene social degli allocchi e degli stupidi, che ti fanno ritenere erroneamente al di sopra di ogni rischio o che pensano che il virus sia una macchinazione di questo o di quello?

Spero che ci rifletta, e che assuma da oggi in poi un comportamento maggiormente responsabile,  non sottovalutando il rischio di contagio purtroppo tuttora esistente. Il virus c’è ancora, cara Carla, come testimoniano i dati di questi giorni e gli allarmati annunci degli esperti. Il Virus c’è e dobbiamo tutti esserne consapevoli, adottando le dovute precauzioni. Dobbiamo solo conviverci, senza allarme ma anche senza negarlo. E ti prego, cara Carla, di dirlo anche ai tuoi coetanei siciliani, che del NUN-C’E’-COVID ne hanno fatto perfino una filastrocca, dai risvolti di dubbio gusto se non inquietanti.

La mamma dei cretini è sempre incinta, dice un vecchio adagio, evitiamo che faccia nascere altri bambini ammalati.

 

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