di Sebastiano D’Angelo
Nella lunga storia del Premio “Ragusani nel Mondo”, è stato sicuramente uno dei personaggi più empatici, effervescenti e vulcanici. Parliamo di Luca Giurato, ragusano per parte del padre, di cui in pochi conoscevano le sue reali origini iblee. Riempì con la sua esuberanza la scena del Premio in quel lontano 4 settembre del 2009, edizione peraltro segnata dalla prestigiosa presenza a Ragusa della Banda dei Carabinieri, la prima di tre fortunate tournée (le altre nel 2011 e nel 2017).

A presentare l’evento fu una giovane seppur affermata quanto bellissima Caterina Balivo, in una Piazza Libertà strapiena di spettatori fino all’inverosimile. Ma chi era Luca Giurato? Giornalista, conduttore di Talk show, intrattenitore sempre richiesto nei principali salotti televisivi, giocava spesso a fare il mattacchione, a volte anche ai limiti di una sia pur controllata insolenza. Personaggio molto popolare, sapiente interprete dell’arte di stupire il telespettatore e bucare il video, è stato sempre attratto irresistibilmente dal fascino femminile. Numerose storie, alcune ai limiti della fantasia, si raccontano sulla sua fama di tombeur de femmes.

Le sue origini di giornalista risalgono alla collaborazione con “Paese Sera”, come cronista di cronaca nera. Nel ’63 è corrispondente de “La Stampa”, e successivamente inviato nazionale e internazionale, nonché notista e commentatore politico. Nel 1986 è assunto in Rai come Direttore del GR1 Radio. Nel 1990 passa in Tv, come vice-Direttore e commentatore di politica estera al TG1. Nel ’93/94 conduce “Domenica in”, con Mara Venier e Monica Vitti.

Prosegue in ben 10 edizioni diverse di “Uno Mattina “, con a fianco belle e brave conduttrici, da Mara Venier a Antonella Clerici, da Livia Azzariti a Paola Saluzzo, da Monica Maggioni a Eleonora Daniele, distinguendosi sempre per la sua coinvolgente allegria e le sue doti di conduttore istrionico, ma sempre sorrette da consumata capacità professionale.
Consolida la sua bravura nelle trasmissioni “Italia che vai”, e “Italia sera”. È anche opinionista “all’Isola dei Famosi” e “Quelli che il calcio”. Simpatico e pronto alla battuta anche quando poteva sembrare “eccessivo” in certe sortite verbali, è stato uno dei volti più popolari della Tv nazionale. A Ragusa tornò con grande gioia, in occasione del conferimento del Premio, sia per riaccostarsi alle radici culturali del padre, che per un tributo d’amore verso la terra che gli ha dato i natali.

foto banner e social da roma.corriere.it