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di Giuseppe Schembari

Nella speciale hit parade del ‘fuori di testa’ di questa estate, la foto della spiaggia di Marina di Ragusa, di domenica 12 luglio, meriterebbe il primo posto assoluto in classifica.

La foto-choc ritraeva una miriade impressionante di ombrelloni e assembramenti di ogni genere, ennesima testimonianza dell’estrema labilità della memoria collettiva riguardo all’infezione da Covid-19. Come se non fosse accaduto nulla nei mesi scorsi.

Molti si sono irritati e preoccupati per l’accaduto, ma tanti altri, non saprei se più numerosi ma di certo più rumorosi, si sono scatenati contro chi l’ha denunciato. Non so se è chiaro. Secondo questi ultimi, la colpa della situazione fuori-controllo della spiaggia di Marina sarebbe del fotografo!!

L’autore dello scatto, nemmeno a farlo apposta, è un collaboratore di Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, presente a Marina di Ragusa proprio domenica scorsa.
Apriti cielo!
Gli odiatori sicelioti, scatenati sui social, hanno tentato un linciaggio virtuale ai danni del povero Ranucci, accusato in prima istanza di aver pubblicato una foto falsa (circostanza chiaramente smentita) e poi di complottare contro il popolo siciliano, sempre vittima dei brutti e cattivi di turno.

Processato e condannato su facebook, il malcapitato giornalista è stato poi cordialmente congedato con un perentorio invito a non rompere più i cabbasisi e a occuparsi di cose più serie, che sono sempre altre.

Siamo ormai nel mondo delle ‘realtà alternative’, dove una prova fotografica, che un tempo sarebbe stata definita oggettiva e incontestabile, oggi non dimostra più niente, invece. Anzi, niente dimostra niente e tutto dimostra tutto, a nostro gradimento. Ovvero, la spiaggia di Marina, domenica, era piena, era vuota o così così, scegliete voi, come vi pare.

Una forma di relativismo demenziale che meriterebbe di essere trattata soltanto da Crozza, come esempio di comica stupidità. Ma a quanto pare non è così. Negare l’evidenza si può.

A proposito, detto sottovoce, chi scrive ha vissuto una situazione simile di affollamento nella vicina spiaggia di Playa Grande, la stessa domenica, anzi… forse, chissà, adesso non ne sono più sicuro.

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