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di Federico Sinopoli

L’Associazione ‘Novantasettecento’ sta nascendo in questi giorni a Ragusa e a breve inizierà il tesseramento.
È una associazione culturale e apartitica che promuove i valori della nostra Costituzione, si ispira ai Padri Costituenti e a tutte quelle figure che hanno difeso e consolidato la democrazia in Italia. La finalità è quella di migliorare il dialogo nella nostra comunità, volendone rappresentare idee, esigenze, proposte ed elaborando un’idea di città attraverso l’ascolto e l’incrocio di competenze.
L’ Associazione ‘Novantasettecento’ non assume alcuno schieramento o partito politico quale esclusivo riferimento, essendo la sua azione inclusiva e comune a tutte le sensibilità che si riconoscono in un metodo condiviso.
La tolleranza reciproca riconosce all’avversario politico che rispetta le regole il diritto a esistere, competere per il potere e governare se vince.

La temperanza istituzionale equivale ad astenersi dall’esercitare un diritto legale, se ciò è necessario alla garanzia del dibattito politico e della tutela delle minoranze o delle opposizioni. Ovvero al necessario rispetto verso le figure istituzionali. Questo significa che, sì, gli individui giocano per vincere, ma devono farlo con una certa misura, nel rispetto dell’altro.
Vogliamo riaccendere la passione civile di tutti coloro che guardano alla buona politica come ad un’opportunità di crescita e di sviluppo del proprio territorio e che, invece, sono stati allontanati dal cattivo linguaggio della politica d’oggi.
La politica, tutta, necessita di un impegno condiviso per superare questa fase storica negativa, in cui il confronto assume troppo spesso i toni dell’invettiva, l’avversario diviene nemico, la vittoria elettorale da semplice esercizio di mandato diviene occupazione assoluta del potere stesso, disconoscendo le ragioni dell’altro.
Altresì è necessario, in particolare a livello di territorio, che su problemi generali e urgenti si agisca con la massima convergenza possibile, al fine di garantire alla cittadinanza risultati immediati e risolutivi. In pari misura, anche se non si concorda, si deve rispettare il ruolo istituzionale quale rappresentante della comunità intera.

Il futuro appartiene a chi ha il coraggio di credere nelle proprie idee e nella bellezza dei propri sogni. Abbiamo il piacere di condividere il progetto con Te, con Voi tutti, ripetendoci la massima di Immanuel Kant che ci richiama al dovere di un impegno slegato dall’utilitarismo, di un vantaggio individuale: fai quel che devi, accadrà quel che può.

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