di Giulia Cultrera
Noi e la Giulia (Italia, 2015) è una commedia diretta da Edoardo Leo, con Luca Argentero, Stefano Fresi, Edoardo Leo, Fausto Amedei, Claudio Amendola, Anna Foglietta, Carlo Buccirosso.
Tratto dal libro Giulia 1300 e altri miracoli di Claudio Bartolomei, ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti: Nastro d’Argento, David di Donatello, Globo d’oro, Ciak d’oro e Bari International Film Festival.
Regia | Edoardo Leo | Paese | Italia | |
Genere | Commedia | Anno | 2015 | |
Distribuzione | Warner Bros Italia | Durata | 115 minuti |
Una volta toccato il fondo ci si può abbattere o si può prendere in mano la propria vita e iniziare la risalita. I protagonisti di questa brillante commedia abbracciano il fallimento, ne escono a testa alta e maturano una nuova consapevolezza: lottare per i propri ideali e non arrendersi mai.
Girato tra Roma e i comuni lucani di Pomarico e Montescaglioso, Noi e la Giulia mette in scena una storia di amicizia, riscatto personale e rivalsa. In una cornice così positiva ed euforica si inserisce il tema della mafia, che stravolge gli equilibri e i sogni dei personaggi.
Sogni, illusioni e speranze: la Generazione del “Piano B”
Cresciamo con la consapevolezza di avere ancora tempo per realizzare i nostri sogni. Ci illudiamo che, un giorno, si prospetteranno le condizioni necessarie per dare forma alle nostre aspirazioni. Nel frattempo, conduciamo una vita piatta e monotona, accontentandoci di ciò che abbiamo, in vista di tempi migliori.
E così, ciò che inizialmente era il nostro Piano A – la nostra massima ambizione – diventa gradualmente un Piano B, a cui guardare con occhi sognanti, carichi di rimpianto.
Toccare il fondo, dunque, può essere la spinta necessaria per riconsiderare il Piano B, abbandonare la propria comfort zone e, finalmente, osare.
Disperazione, speranza e un pizzico di sana follia
Diego, Fausto e Claudio appartengono a realtà sociali diverse, ma si trovano tutti a un difficile bivio della propria vita. Spiantati, con debiti e nulla più da perdere, decidono di acquistare insieme un vecchio casale da riconvertire in agriturismo. Li aiuteranno in quest’impresa Sergio ed Elisa, contribuendo enormemente nel rimettere a nuovo la struttura.
L’idea di un nuovo inizio rende i protagonisti euforici e fiduciosi, finché la Camorra interrompe prepotentemente l’idillio.
Qui si apre un nuovo dilemma:
- Cedere alle minacce e pagare il pizzo;
- Dare fuoco al casale e scappare via;
- Resistere e lottare per la propria libertà;
- Diventare i nuovi amichevoli camorristi di quartiere.
Noi e la Giulia è un manifesto dei sogni e dei fallimenti della nostra società in chiave tragicomica, quasi un inno all’insuccesso, perché spesso bisogna fallire e cadere ripetutamente prima di trovare la forza di rialzarsi e combattere per ciò in cui vale la pena credere.