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di Giuseppe Cultrera

Nell’articolo della settimana scorsa facevo cenno alla realizzazione della prima sala cinematografica a Chiaramonte, a inizio novecento, frutto della tenacia e inventiva dei fratelli Salvatore e Vito Bentivegna. Il pezzo forte era il proiettore a gas acetilene. Ebbene, questo reperto è arrivato – intatto e completo di tutte le sue parti – fino a noi: assieme a un altro proiettore più piccolo, ma coevo. Potete osservarli nelle foto allegate. Erano stati gelosamente conservati da Saro Bentivegna, figlio di Salvatore, assieme a tanti altri reperti e testimonianze del tempo andato.Nuovo cinema Bentivegna. Secondo tempo

Aveva la passione per la storia, quella del suo paese principalmente, e ne raccoglieva i frammenti documentali, le immagini fotografiche, i reperti della vita sociale. Nella sua bottega in via Corallo, un intero angolo e un piccolo sgabuzzino erano il loro deposito: quando andavo a trovarlo – più spesso era lui che mi invitava a entrare essendo la via Corallo luogo di passaggio – ne estraeva un paio e me li mostrava accompagnandoli con le spiegazioni e le storie correlate.

Nuovo cinema Bentivegna. Secondo tempo
Panorama di Chiaramonte Gulfi, foto di Antonio Bentivegna, primi del ‘900

Erano le stampe devote dei Puccio, le foto e le lastre dello zio Antonio, fotografo autodidatta vissuto a cavallo della Grande Guerra, emigrato poi in America ma quasi subito ritornato a Chiaramonte; volantini, manifesti, giornali del periodo fascista e della seconda guerra mondiale, attrezzi e piccole “invenzioni” della bottega che era stata di suo nonno, suo zio e suo padre. E mille altre minuzie. Le didascalie o le indicazioni di luogo e di tempo corredavano ciascun fascicolo, busta o reperto.Nuovo cinema Bentivegna. Secondo tempo

Li ritrovo nel proiettore, comprensivo di accessori. Su piccoli fogli di carta sta scritto in stampatello “PROIETTORE MACCHINA CINEMA MUTO”, “MACCHINA CINIMA PICCOLA”. Un pacchetto, con ulteriore protezione in plastica, contiene “Pastiglie di magnesia della macchina di P(apà)” sicuramente ancora integre, perché “controllate nel novembre 1979”.
Nuovo cinema Bentivegna. Secondo tempoSottratta ai suoi cent’anni di solitudine, Saro Bentivegna riavvia la misteriosa macchina che ha regalato ai nostri nonni stupori ed emozioni, allegre gag e momenti di spensieratezza. La diafana silhouette di Francesca Bertini incrocia quella della Cavalieri mentre sopraggiunge saltellante, col suo inseparabile bastone, Charlot.

Ringrazio l’avv. Christian Schembari Gatto al quale debbo le foto e le informazioni sul reperto.

 

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