di Sebastiano D’Angelo
Per singolare coincidenza, proprio nello stesso giorno in cui ci lasciava lo scultore Arturo Di Modica, veniva a mancare nella lontana Melbourne, in Australia, un’altra grande figura di ambasciatore ibleo nel mondo, Paolo Mirabella, nominato grand’Ufficiale dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi nel 2005. Una delle più belle storie del Premio ‘Ragusani nel Mondo’.

Natio di Monterosso Almo, partì giovanissimo, nel 1951, per Melbourne, dove nei primi anni si adattò a svolgere diverse attività marginali nell’ambito della comunità Italiana (elettricista, insegnante di fisarmonica, leader dell’orchestra “Mirabella”). Poi iniziò ad importare dall’Italia mobili e lampadari e, successivamente, nel 1964, lampade acquistate dalla ‘File’ di Lecco, della quale in seguito diventerà azionista, e dalla S.I.V.I. di Vicenza.

Lo sviluppo tecnologico e le mutate condizioni del mercato dell’illuminazione lo portarono in Cina a produrre lampade a risparmio energetico. E proprio per la nuova produzione dovette subire un contenzioso legale, intentato dalla multinazionale olandese Philips, con l’accusa di aver copiato il brevetto. Ma il giudizio legale avrà esito favorevole per la ‘Mirabella International‘ da cui ottenne un grosso risarcimento e da lì inizierà la sua scalata a vette di assoluto primato in quel segmento di mercato.

L’aumento del suo volume d’affari determinò negli anni ’80 l’esigenza di una nuova sede con un magazzino di 5.000 mq e 1.500 mq tra uffici e show-room. La sua crescente notorietà, così, portò Paolo Mirabella ad essere definito con l’appellativo di ‘Re della Lampadina’ del lontano Continente Australiano, ove una casa su due porta lampade con il marchio ‘Mirabella‘.

Ha ricoperto diversi ruoli Istituzionali e rivestito la carica di presidente della locale Camera di Commercio Italo-Australiana. Era anche molto legato alla sua città natale, Monterosso Almo, di cui è stato benefattore in diversi eventi religiosi, sociali e sportivi, collegati in modo particolare alla Festa di San Giovanni.
Ha ottenuto il Premio ‘Ragusani nel Mondo’ nella terza edizione del lontano 1997. Premio che gli venne riconfermato nel 2015 insieme all’intera sua famiglia, cioè alla moglie e ai figli Giorgio, Giuseppe, Vincenzo e Angelica, che adesso si trovano a capo dell’azienda stessa.

