di Giovanni Catania
Nella presente nota vedremo chi sono stati i conduttori e quali i programmi più seguiti e più richiesti, ovvero quelli rimasti nell’immaginario collettivo. Di seguito, nel dettaglio, titoli, sigle e speaker che hanno avuto addirittura dei veri e propri fan club o gruppi d’ascolto, contribuendo alla conoscenza di ‘Radio Monti Iblei’ e di Chiaramonte aldilà dei nostri confini territoriali.

Sinusoide – programma condotto da Giovanni Catania e Rosario (Saro) Cavallo
Era una trasmissione di sola musica italiana in cui dediche e richieste spesso superavano la nostra capacità di evaderle. Si faticava parecchio ad accontentare tutti e la notorietà via via acquisita dai conduttori, fece sì che le dediche arrivassero da mezza Sicilia. Bisogna anche ricordare che inizialmente la nostra Radio non aveva nemmeno una linea telefonica e le chiamate si ricevevano sull’apparecchio telefonico di casa Lusi. Due persone per un’ora intera si alternavano a fare da ‘corrieri’ con i foglietti da portare in studio.

Erano in tanti che dalle loro città ci venivano a trovare per conoscerci di persona. Spesso venivamo invitati nelle discoteche di quelle città o addirittura a casa di intere famiglie che si riunivano per l’occasione. Con ‘Sinusoide’ nacquero amori, storie di amicizie e spesso ci si dava appuntamento per nuovi incontri. La trasmissione andava in onda tutti i pomeriggi alle 16 condotta dal sottoscritto e da Rosario, insieme o alternandoci alla regia e ai microfoni.

MP3, Pensare, Proporre, Partecipare – programma condotto da Giovanni Scollo e Giovanni Nobile
E’ stato l’intrattenimento pomeridiano culturale per tanto tempo. Come potrete apprezzare dall’audio, i conduttori avevano scelto come sigla giustappunto Beethoven. Trattava musica di nicchia: da Ornella Vanoni a Bruno Martino, da Umberto Bindi a Frank Sinatra fino a Burt Bacharach e Severino Gazzelloni. Alternava aneddoti letterari, poetici e sociali, a interventi da parte degli ascoltatori. C’era una rubrica di psicologia per i più giovani e forniva informazioni persino di educazione sessuale, circostanza inedita per l’epoca.

In seno al programma fu istituito anche il primo concorso di poesia e rese popolare i versi di Jacques Prevért, uno dei poeti più amati dalle giovani generazioni. Nell’innovativo immaginario culturale dei conduttori si parlava persino di Charles Baudelaire e del suo immortale ‘istinto del bello’.
Due presentatori eleganti nella dizione, culturalmente preparati che riuscirono a creare eterogenei gruppi d’ascolto: giovani, casalinghe, universitari e professori. Un vero caso massmediologico per l’epoca.

Studio Tre – programma condotto da Vito Calabrese e Giuseppe Arabito
La trasmissione cult della RMI con disco music, pop, blues e, ovviamente, saluti e dediche. I due conduttori scelsero, sulla scia della moda degli inglesismi dell’epoca, due nomi d’arte che sono rimasti nella storia della radio: Tony White (Giuseppe Arabito) e Tony London (Vito Calabrese). Questa scelta portò loro (ma anche all’emittente) una grandissima notorietà. Si arrivò alla costituzione di veri e propri fan club e gruppi d’ascolto in mezza Sicilia e spesso venivano invitati nelle discoteche più trend della Sicilia orientale, ospiti dei loro fan club. Schiere di ragazze presidiavano giornalmente l’ingresso della Radio per conoscerli.

La trasmissione, in realtà, era davvero meritevole. Mandavano in onda musica e artisti ancora poco conosciuti, con dischi acquistati appositamente da Vito Calabrese a Malta (che allora era La Mecca della musica inglese) o a Catania, vera patria della musica in Sicilia. Giuseppe Arabito invece se li faceva spedire da Roma, grazie ai parenti e agli amici, mesi prima che arrivassero nei jukebox siciliani. Dopo le 17,00 di solito si sostituivano le melodie italiane con quelle di Gloria Gaynor, Donna Summer, o con gli Eagles, i Jackson Five, la Love Unlimited Orchestra fino a Diana Ross, i Bee Gees e Rod Stewart. La trasmissione andava in onda tutti i giorni alle 17.30 e i due conduttori si alternavano al microfono e alla regia (i soldi erano pochi e bisognava arrangiarsi!).

‘Studio Tre’ ha lasciato il segno nella memoria di chi ha cantato e ballato quei brani diventati nel tempo vere e proprie icone musicali. L’ampia, variegata e innovativa scelta musicale dei Dj Tony London e Tony White ha segnato anche da noi il tramonto della cultura ‘hippie’ a favore di quella ‘edonista’, protagonista degli anni ottanta: una vera rivoluzione antropologica!

Macedonia sound – programma condotto da Francesco (Ciccio) Fornaro e Rosario (Saro) Cavallo
La trasmissione andava in onda la domenica mattina fino a mezzogiorno e trattava, come da titolo, di musica di tutti i generi. Fu inventata perché nessuno volevo trasmettere di domenica mattina e, soprattutto, perché non si poteva dire di no al presidente! Tuttavia la scelta si rivelò vincente in un segmento orario non coperto da nessun’altra emittente e conseguentemente ebbe un bacino d’ascolto vastissimo. Francesco Fornaro si palesò anche un ottimo catalizzatore di pubblico, grazie alle ricette da cucina suggerite dalle ascoltatrici e le dediche familiari domenicali. Il programma diventò ben presto un appuntamento imperdibile in tutte le case prima di mettere a tavola la pasta al forno!

Francesco fu coadiuvato da tre dei Dj più bravi della Radio: Gaetano Salamone, Giovanni Scollo e, soprattutto, Rosario Cavallo, insieme al quale diventarono ‘i più amati dalle casalinghe’, anticipando di qualche anno un famoso slogan televisivo!

Antenna – programma condotto da Gaetano Salamone e Peppino Iannizzotto
È stata una delle trasmissioni serali che chiudevano la programmazione giornaliera della Radio. Musica impegnata e impegnativa, italiana o straniera, sapientemente pilotata dalla calde voci dei due conduttori che annunciavano brani musicali di intensa qualità: Mario Lavezzi, Riccardo Cocciante, Paolo Conte, Stefano Rosso, Bruno Lauzi, Ivano Fossati, Tom Jones, Carole King, per fare qualche nome. Oltre ai primi brani Jazz quasi popolare: Romano Mussolini, Franco Cerri e Tullio De Piscopo. I due conduttori avevano insistito molto per poter trasmettere musica con pochissime interruzione pubblicitarie e ci riuscirono. La trasmissione era colta e gradevole.

Decima ora – programma condotto da Salvatore D’Avola.
È stata l’ultima trasmissione quotidiana di Radio Monti Iblei, che poteva permettersi di trasmettere senza limiti di orario fino a tarda notte irradiando musica inglese pop, rock e jazz. Salvatore è stato uno dei massimi esperti musicali chiaramontani. Sassofonista e componente di vari gruppi in provincia, fece ascoltare per la prima volta in radio i mitici Pink Floyd. Dallo stile ‘progressive’ a quello ‘psichedelico’, passando per le sonorità rock più sofisticate, ‘Decima ora’ rappresentò un’assoluta novità musicale. Se centinaia di persone (e ne avevamo all’epoca i riscontri la mattina dopo) seguivano di notte la trasmissione, è perché il conduttore era riuscito a rendere la musica un pensiero, un volo, una fantasia comune.

La programmazione della RMI, tuttavia, non è stata solo musica. C’era folklore, c’era informazione politica, c’erano addirittura i quiz con i premi ante litteram. Anche per queste trasmissioni, un breve excursus:
La politica e l’informazione erano affidate al coordinatore tecnico della RMI, Antonio Nicosia. Ascoltiamo dalla sua voce un piccolo pezzo del programma:

Sicilia Bedda – programma condotto dal prof. Salvatore Di Vita
Radio Monti Iblei ha avuto anche il piacere e l’onore di ospitare tra i suoi presentatori anche il Prof. Salvatore Di Vita, studioso delle tradizioni popolari siciliane. Conduceva questo programma in cui proponeva, con la sua riconosciuta professionalità, indovinelli e poesie dialettali. Ci fece conoscere il grande poeta siciliano Ignazio Buttitta e la magnifica voce di Rosa Balestrieri. Pensate, e lo dico ai più giovani, che Thom Yorke, leader dei ‘Radiohead’, ama le canzoni di Rosa Balestrieri al punto da aver inserito la voce dell’artista siciliana nella sua playlist Spotify, realizzata per Sonos Radio (una web radio)… E dire che noi l’ascoltavano già nel 1979!

I nostri impegni in radio non finivano con questi programmi. Ad esempio, il sottoscritto curava e presentava, tre volte alla settimana, anche una trasmissione di musica popolare italiana e francese, nella quale raccontavo pure storie di vita dei cantautori italiani, mia vera passione.
La canzone d’autore, invece, era curata e presentata dal bravo Sebastiano Morando che fu il nostro Dj ‘straniero’, essendo rientrato dall’estero con la sua famiglia. Il suo esotico accento riuscì ad entusiasmare soprattutto le ascoltatrici! Di seguito un breve pezzo di ‘Wimpy’ (il suo programma)
Vito Calabrese conduceva anche un bel programma che ricorderanno solo i suoi più affezionati estimatori e di cui vi posto un piccolo estratto:

Le lunghe e fredde serate invernali chiaramontane sono state riscaldate anche dal programma ‘King’s club’ condotto da Giovanni Scollo: il ‘Linus‘ di Radio Monti Iblei. Presente in radio di mattina con programmi musicali, notizie e oroscopo, a mezzogiorno con ‘Aggiungi un disco a tavola’ e fino a sera tardi, appunto, con ‘King’s club’ a base di blues e jazz. Mentre Il rock vivo era nelle corde di Vito Perremuto che proponeva Deep Purple, Led Zeppelin, Queen e altro.
Radio Monti iblei non si è fatta mancare nulla negli anni, inventandosi persino un programma satirico con tre specialisti dell’ironia: Giovanni Catania (ex comandante della polizia locale), il compianto Giovanni La Terra e il prof. Prelibatis!!

Di questo e di tanto altro parleremo però alla prossima puntata: presenteremo altri Dj, le donne della radio, aneddoti, vicende inedite e ancora altri podcast.
Se non vi ho annoiato, vi dò appuntamento a domenica prossima. Ciao! (Link alla seconda puntata. Clicca qui!) (Link alla puntata successiva. Clicca qui!)
5 Comments
Puntuale come sempre.! Complimenti per la capacità di sintesi e la lucida esposizione
Bella iniziativa che ci proietta indietro nel tempo e ci fa rivivere un’era di cui pochi ricordiamo lo splendore. Complimenti al narratore Giovanni Catania
Grazie ai buoni maestri di gioventù…
Bellissimo racconto di un pezzo di storia chiaramontana, complimenti!
Leggere l’articolo su Radio Monti Iblei è stato come catapultarsi nel passato. Un passato pulito, sereno, fatto di cose semplici e di tanta gente che credeva in ciò che faceva. Complimenti!