4.8
(5)

di Sebastiano D’Angelo

L’elenco dei premiati selezionati costituisce eloquente controprova di un cambio di passo.

Cambiano anche rispetto al passato le nazioni estere di provenienza, transitando dalle vecchie frontiere (in particolare sud e nord America e Australia ) alle nuove dettate dalla globalizzazione e dai business imperanti. Non è un caso se ben due dei premiati si sono affermati negli Emirati Arabi, tra le nuove terre dell’economia mondiale di maggiore effervescenza e attrattività.

Un cast numeroso quest’anno, con un livello medio molto alto. Il trend comune è dato dalle nuove frontiere della tecnologia, segnando una evoluzione del premio e la sua capacità di stare al passo con i tempi.

Si parte da una manager di origine ragusana affermata in Italia e in Europa con riconoscimenti plurimi, responsabile del Marketing di DAZN, Veronica Di Quattro, con importanti incarichi già all’interno degli organismi societari di primarie società nazionali, precedentemente al vertice di Spotify e acclamata come una delle migliori espressioni di managerialità al femminile in Italia.

Giovanni Criscione, ragusano, ha costruito un brillante percorso professionale sulla sua consolidata abilità di cerimoniere, con responsabilità al massimo livello all’interno degli ultimi Expò ( Milano e Dubai), e con un incarico di altissimo prestigio in atto al servizio della Casa Reale degli Emirati Arabi. Il suo rapporto con il Premio invero nacque nel lontano 2006, quando portò sul palco dello stesso la diva Susan Sarandon, di cui scoprì origini familiari comuni.

A Dubai esprime la sua forte capacità manageriale anche un altro ragusano, Claudio Sgarlata, responsabile in una vasta area, composta da 70 nazioni, dell’operatività di una multinazionale tedesca nel settore della sicurezza dei pagamenti (fisici e digitali), della connettività (Internet delle cose), dell’identità (fisica e digitale) e delle infrastrutture digitali.

Il tema dell’innovazione tecnologica, connotato largamente comune alle varie nomination, vede in primo piano la Reiwa, una start up nata da una scommessa di due ingegneri comisani, che ha realizzato un robot che ottimizza la pulizia di grandi impianti fotovoltaici, avviata ad una fase di crescita su larga scala internazionale.

A seguire c’è un progetto di ricerca che, se implementato con il capitale umano e finanziario necessario, è destinato a dare un contributo determinante e epocale alla sostenibilità ambientale e alla necessaria transizione in corso. L’attività fa capo all’Ing. Carlo Trigona, di origine chiaramontana, docente presso la facoltà di Ingegneria di Catania, che sta studiando come ricavare, con azzeramento della produzione di agenti inquinanti, energia elettrica dalle piante.

Un tributo alla tecnologia ci viene da Renato Scuzzarello, ragusano, già generale dei Carabinieri con importanti incarichi di coordinamento delle Forze speciali di Pace in Bosnia, al tempo della guerra nei Balcani, appassionato di archiviazione digitale del Patrimonio culturale e archeologico dell’Area Iblea, che con una società di esperti americani ha creato a costo zero un archivio digitale con ben 500 reperti del Museo Archeologico di Kamarina e del Museo Civico di Ragusa, consentendone una immediata fruizione a tutti gli appassionati.

È il tema del momento, quello dell’intelligenza artificiale, che sarà affrontato con l’intervento di un altro premiato, Gianni Morana, vittoriese, medico radiologo, Direttore della Unità Operativa Complessa di Radiologia Diagnostica presso il Presidio Ospedaliero di Treviso. Fra i primi ad applicare alla radiologia l’intelligenza artificiale, che apre scenari di grande interesse nell’attività diagnostica di forme tumorali altrimenti difficilmente individuabili.

E l’attenzione verso le eccellenze dell’area iblea porta alla prestigiosa ribalta del Premio una azienda
leader in campo nazionale nel settore informatico, la Ricca.it, che opera al servizio di aziende apicali nel
settore della sicurezza dei dati informatici, della progettazione e del monitoraggio, in fase di continua
crescita, con maestranze professionali quasi totalmente provenienti dall’area iblea.

L’ultimo articolo di “Medaglioni Iblei”: Un Premio a passo coi tempi

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