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A tutto volume

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Domani, “A Tutto Volume”, il festival ragusano che mette al centro la parola e i libri, inaugura la sua quattordicesima edizione. Come di consueto, seguiranno fino a domenica 18 giugno delle giornate interamente dedicate ad alcuni protagonisti della letteratura e della saggistica italiana, che presenteranno i loro lavori più recenti al pubblico ibleo. 

La nostra Redazione ha deciso di presentare l’evento attraverso l’esperienza di chi a Ragusa fa della diffusione della cultura libraria la propria missione. Lasciamo quindi la parola alle libraie del centro storico superiore ed inferiore del capoluogo ragusano e al loro rapporto con “A Tutto Volume”… 

“A Tutto Volume” è la manifestazione culturale più attesa dell’anno dai ragusani e non solo! Da libraia indipendente, ho vissuto in prima linea tutte le edizioni del festival vedendolo crescere nel corso degli anni. In libreria abbiamo allestito una vetrina interamente dedicata ai libri dei protagonisti della manifestazione e ciò ha suscitato e suscita curiosità nella clientela che attende con ansia il programma per scegliere gli incontri da seguire.
Il
 gruppo di lettura “L’ora dei libri”, che si riunisce ogni mese in libreria, dedica ogni anno un intero appuntamento al festival. Quest’anno abbiamo letto il libro di Francesco Piccolo, che sarà presente all’evento con “La bella confusione” (Einaudi editore), con la speranza di poter incontrare l’autore, come abbiamo fatto negli anni passati.
L’anno scorso, insieme all’associazione “Librai Iblei”, di cui sono presidente, abbiamo creato una sezione tutta dedicata ai ragazzi in collaborazione con la direzione del festival. Nell’ultimo periodo, infatti, ho riscontrato un incremento dei lettori adolescenti, che si avvicinano alla lettura attraverso i social, seguendo autori e generi ben precisi.

Forse, nel festival manca proprio una sezione stabile dedicata a questa fascia d’età e credo che in futuro, visto l’interesse mostrato, si dovrebbe dedicare ampio spazio ai libri ”Young adult” e ai fumetti Manga che hanno moltissimi appassionati. 

Nei giorni del festival le vendite in libreria registrano aumenti non solo dei volumi dedicati alla manifestazione ma anche di libri di vario genere per cui… viva “A Tutto Volume”!

(Daniela La Licata – Libreria Flaccavento)

Daniela La Licata con lo scrittore Gianrico Carofiglio, presso la Libreria Flaccavento

Sin dalla prima edizione, “A Tutto Volume” è stato accolto dai nostri clienti con affetto ed entusiasmo sempre maggiori. Nei giorni che precedono il festival si percepiscono grande attesa e curiosità sugli autori che saranno i protagonisti degli incontri e sui loro libri.
E l’onda cresce nel corso della manifestazione, quando il centro di Ragusa si trasforma in cuore pulsante della parola e in un momento di festa che vede riuniti i lettori attorno a un’importante occasione di condivisione delle idee.
Da parte nostra, per i prossimi anni, auspichiamo una maggiore presenza degli autori amati dai più giovani e magari, perché no, una sezione dedicata ai fumetti e ai manga che, negli ultimi anni, sono diventati un vero e proprio fenomeno che ha spinto molti adolescenti ad avvicinarsi alle librerie.

(Simona Godano – Libreria Mondadori Ragusa)

Simona Godano (prima a sx) durante la presentazione di “Giallo siciliano” (Delos digital) al Termini book festival

In questi sedici anni di vita la Libreria di Ibla ha visto nascere e crescere ” A tutto Volume”, ha visto i lettori ragusani e non attendere con entusiasmo l’inizio Festival per poter incontrare i diversi autori dei libri presentati, che arrivano da tutta Italia. Un connubio perfetto che unisce la vivacità culturale con il riappropriarsi di piazze, vicoli e giardini della nostra città.
Non possiamo che essere più che felici di una iniziativa che condivide con noi lo stesso obiettivo: avvicinare le persone alla lettura, siano essi lettori appassionati, cittadini comuni e turisti curiosi, senza dimenticare i lettori più piccoli che possono accostarsi con semplicità e curiosità al mondo letterario, grazie alle tante attività proposte durante il Festival. Vedere gli spazi della città pieni di lettori, per noi, che da tanti anni viviamo per e nei libri, è uno stimolo molto positivo che accogliamo a braccia aperte. Sembra quasi che i libri prendano vita tra i nostri palazzi barocchi e strade cittadine, facendosi scoprire dalle persone che si confrontano sui temi del momento.
In un mondo frenetico come quello in cui viviamo, fatto di incertezze e domande, il libro è e rimarrà il miglior mezzo per aiutarci a riflettere e a interrogarci su tutto quello che ci circonda e sulla nostra interiorità, stimolando un colloquio continuo e costruttivo con noi stessi. Vi aspettiamo, come ogni anno, soprattutto nell’ultima giornata del Festival, nel quartiere che rimane per noi quello più bello, a Ibla.

(Susan Arroyo, Libreria Ubik Ibla)

Susan Arroyo alla Libreria Ubik di Ragusa Ibla

di Saro Distefano

A mente serena, e trascorso poco meno di un mese dalla sua conclusione, è possibile fare una analisi di “A Tutto Volume” (da adesso in poi ATV).
Nel 2022 il festival letterario ha infatti chiuso la sua tredicesima edizione la domenica 12 giugno, dopo aver aperto le danze al Porto di Marina di Ragusa, il giovedì 9 giugno, com’è ormai da tre anni.

Una edizione che ha fatto registrare numeri notevolissimi, e a disposizione di tutti solo navigando sul sito della Fondazione degli Archi, ovvero l’istituzione culturale con sede a Comiso che organizza quello che è diventato uno dei più importanti e autorevoli e frequentati festival letterari in Italia.

Alessandro Di Salvo, il patron di “A tutto Volume” (foto atuttovolume.com)

Proprio così. Quello nato tredici anni fa dall’idea e dalla volontà (invero assolutamente granitica, irrefrenabile) di Alessandro Di Salvo, farmacista che si è scoperto eccezionale manager di eventi culturali (vedremo quali), è diventato negli anni un appuntamento fisso per le principali case editrici italiane che già all’inizio dell’anno programmano di mandare a Ragusa, alla metà di giugno, libri ed autori da promuovere. E si tratta di un risultato di suo notevolissimo, e si direbbe eccezionale se solo per un attimo si pensa che l’industria editoriale è a Milano e Ragusa è duemila chilometri più giù. Non più su, o di lato.

Si tenga sempre presente questo dato. Di Salvo e gli altri della squadra ormai oliata e sperimentata, lavorano tantissimo per fare un buon festival. Con loro gli sponsor che permettono tutto quanto. E poi gli autori e, in misura forse non mai adeguatamente valorizzata e riconosciuta, i presentatori.

(Foto ragusah24.it)

Se l’autore che siede in Piazza San Giovanni o nel cortile della Prefettura, ai Giardini Iblei o davanti il Duomo del Santo Cavaliere è noto al pubblico, la presentazione sarà affollata. In quel caso il presentatore del libro dovrà limitarsi ad avviare la discussione e ravvivarla con qualche domanda (dato per scontato che abbia letto il libro). Se l’autore è di seconda fascia (e però a ATV si tratta pur sempre di livello notevolissimo), il ruolo del presentatore assume importanza fondamentale. Ne va dell’esito della presentazione che, concentrata in 45 minuti, deve dare l’idea del libro e della sua valenza, e stimolare negli intervenuti la voglia di comprarlo quel libro, per poterlo leggere.

(Foto atuttovolume.com)

Tornando per un attimo a Di Salvo e alla sua capacità manageriale, si deve ricordare che non è solo ATV ad avere successo, ma anche un concorso letterario – quello sotto l’egida della Moak, azienda modicana di caffè – e la rassegna teatrale al Naselli di Comiso. A dimostrazione che Alessandro lavora molto agli impegni assunti. In somma: ATV non è un caso, una pura coincidenza, uno strano movimento astrale.

E riferendo invece del festival in quanto tale, è bello poter rubricare le edizioni ricche di autori e pubblico, di dibattiti e libri venduti. Ed è altrettanto bello sottolineare che quei quattro giorni di metà giugno hanno ormai da molto e di molto valicato i limiti dell’appuntamento culturale ristretto e riservato ai pochi membri di una riconosciuta elite. ATV è diventato di fatto una grande, bella, apprezzata, affollata festa di popolo.

È evidente che molti – ragusani e non – vanno alle presentazioni dei volumi per vedere da vicino ed ascoltare il generale Figliuolo o la dott.ssa Ilaria Capua, ma è altrettanto vero che se non tutti, comunque, molti compreranno il libro. E benedetto sia sempre il giorno in cui un ministro dell’economia nato e cresciuto nella città dei contrabbandieri disse che con la cultura non si mangia. È stato di stimolo, di pungolo.

Almeno a Ragusa con la cultura si mangia. Tutti, compresi quelli che semianalfabeti non finiranno mai di ringraziare ATV perché molti autori – noti e “continentali” – hanno deciso di trascorrere la vacanza a Pozzallo o a Donnalucata. E di questi qualcuno ha anche comprato casa a Ibla o a Scicli.
Con la cultura si mangia, eccome. E chi rimpolpa il conto corrente coi bonifici di grandi giornalisti, pensatori, scrittori, intellettuali in genere, deve ricordarlo e, buona educazione imporrebbe, anche ringraziare. Chi? Lo sappiamo, lo sapete.

(Foto palermo.repubblica.it)