di L’Alieno
Sono portato a credere che il cospirazionismo abbia una base genetica: il prodotto del (mal)funzionamento di una determinata architettura del cervello. Cospirazionisti probabilmente si nasce non si diventa.
Anche se a slatentizzare una tale inclinazione spesso potrebbe essere un evento dirompente come la pandemia in atto o uno shock improvviso. Si inizia così a dare numeri a caso senza più badare al nesso di causalità e tutto sembra confermare tutto nella mente cupa dell’ansioso complottista.
Se ci fate caso tutte le teorie cospirazioniste non possono essere falsificate, sono blindate contro qualsiasi tentativo di sbugiardarle. Faccio un esempio. In Israele, paese che ha condotto una campagna vaccinale a tappeto, si sono accorti che gli anziani con gravi patologie, seppur vaccinati, stanno intasando i reparti di malattie infettive e rianimazione. La logica porterebbe a concludere che in questa fascia di popolazione il vaccino non funziona.
Il cospirazionista invece non perde tempo ad interpretare correttamente il testo della notizia e salta subito alla conclusione che più si accorda ai sui scopi: le terapie intensive sono piene di vaccinati quindi il vaccino non funziona. Gli fai notare che la notizia è più articolata e racconta un’altra verità. La risposta non consente repliche: “Questo è quello che ci vogliono far credere. Chi ci dice che siano solo anziani? La stampa è controllata dal regime”. Amen.
Il cospirazionismo è fede, non logica. Si nutre di paranoie miste a teorie fantastiche e pezzi di verità che si legano insieme (ad mentula canis) in un tutto senza senso: alieni, ossido di grafene, terapie geniche, 5G, controllo delle menti, dittature sanitarie, nuovo ordine mondiale. Niente che possa essere provato.
La scienza è manovrata, la politica anche, l’economia figuriamici… E poi Soros, Bill Gheiz, gli “Illuminati”, il “Great Reset”. Bufale un tanto al chilo spacciate come grandi verità (che non vi dirà mai nessuno!).
Meritiamo di estinguerci.
