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Caterina Chinnici

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di L’Alieno

Quante volte ci siamo sentiti dire che i politici sono tutti uguali e che se non lo sono in partenza lo diventeranno quando saranno entrati nel palazzo?
È da una vita che mi capita di ascoltare queste sciocchezze qualunquiste. Luoghi comuni stupidini del tipo “non ci sono più le mezze stagioni” oppure “una volta si poteva lasciare la porta aperta”. Ma qui in Sicilia, dove la realtà gira libera da vincoli dettati dalla ragione, dal nesso causa-effetto e dal buon senso, obtortocollo, mi sento di dare piena ragione ai qualunquisti. Qui davvero i politici, con qualche lodevole eccezione (che conferma la regola) sono tutti uguali, senza pudore e senza vergogna.

Caterina Chinnici, figlia del Giudice Rocco Chinnici ucciso dalla mafia, candidata della coalizione di sinistra alla Presidenza della Regione Sicilia nel 2022, passata adesso a Forza Italia

Caterina Chinnici, figlia di Rocco, il giudice ideatore del pool antimafia assassinato dalla mafia nel 1983. Eurodeputata del Partito democratico eletta nel 2014 e candidata di sinistra alla Presidenza della Regione Sicilia nel 2022. Ha lasciato il PD per colpa, a suo dire, del (presunto) estremismo di sinistra della Schlein per approdare nella moderata Forza Italia. Proprio il partito fondato in Sicilia da gentiluomini moderati del calibro di Marcello Dell’Utri, Antonio D’Alì e che oggi è anche alleata di quel brav’uomo moderato di Totò Cuffaro. Per di più in una coalizione di destra che governa la Sicilia con il (moderato) Renato Schifani, contro cui lei stessa si era candidata solo qualche mese fa.
Quale sarebbe la logica e la coerenza di un tale moderato percorso? E che vuol dire “moderato” in Sicilia?

Giancarlo Cancelleri, leader storico dei 5stelle in Sicilia, transitato anch’egli in Forza Italia (foto dire.it)

Giancarlo Cancelleri, leader storico del movimento 5stelle in Sicilia, quello nato dal vaffa-day e alimentato dall’antipolitica. Nemico giurato della vecchia politica rappresentata magnificamente da Forza Italia in questa sfortunata terra. Lasciati i 5stelle, per dissidi legati al doppio mandato, dov’è andato a sbarcare Cancelleri, adesso? In Forza Italia, ovviamente. Paradossi siculi?

Ecco. Questi dubbi su coerenza, logiche, storie personali, percorsi politici, forse avrebbero una legittimità e un senso in Europa, molto meno in Italia. Nessuno in Sicilia. Facciamocene una ragione. Qui l’antimafia è mafia, ma un figlio di mafiosi può diventare un simbolo della lotta contro la mafia (Peppino Impastato). Qui “così è se vi pare”. Qui è nato Luigi Pirandello.