di Gabriele Scrofani
Lo scorso 8 febbraio è stata discussa alla Camera dei Deputati una proposta di legge intitolata “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”, il cui obiettivo era quello di mettere ordine e fare chiarezza, in Italia, sulle modalità di gestione dell’agricoltura biologica a seguito delle direttive dell’Unione Europea.

In realtà la proposta di legge era stata approvata per la prima volta nel 2018 e modificata nel maggio 2021, momento nel quale alcuni parlamentari hanno ritenuto, improvvidamente, di aggiungere (alla proposta) un pericoloso riferimento all’agricoltura biodinamica. Ma a cosa si riferirebbe una tale pratica?
La sua paternità viene storicamente associata alla figura dell’esoterista austriaco Rudolf Steiner, che nel 1913 fonda la “Società antroposofica”. L’idea base è quella che tutte le religioni derivino da una sola radice spirituale e tutto si concentrerebbe sul destino dell’uomo nel suo rapporto con la natura. In soldoni lega a doppio filo il mondo fisico a quello spirituale tramite pratiche esoteriche e riti iniziatici.

Questa visione del mondo ha dato i fondamenti all’agricoltura biodinamica che incarna in sé elementi di agricoltura biologica e di omeopatia, ritenendo fondamentale anche l’astrologia sulla buona riuscita delle pratiche agricole. Conditio sine qua non per la biodinamica è l’utilizzo di nove “preparati” dalle proprietà esoteriche.

Alcuni di questi sono diventati piuttosto noti per la loro originalità: il “cornoletame” e il metodo per scacciare i topi dalle proprie coltivazioni.
Il primo, detto anche “preparato 500” prevede l’utilizzo di corni bovini riempiti di letame da sotterrare nella stagione fredda, per poi essere ridotto a dosi omeopatiche, cioè diluito, e cosparso nei campi con l’effetto (presunto) di conferire una maggiore fertilità al suolo.
Il secondo prevede l’uccisione di un topo per poi scuoiarlo, bruciarlo e cospargerne le ceneri sui campi. Ma soltanto quando Venere si trova nello Scorpione. Servirebbe per allontanare i topi, dannosi alle coltivazioni.

Sembra ovvio che tali metodologie sono del tutto prive di fondamento scientifico, come altre basate sull’utilizzo di teschi di animali e fiori con l’ausilio delle costellazioni. Queste ed altre caratteristiche hanno valso all’agricoltura biodinamica la derubricazione a pseudo-scienza.
Nella proposta di legge presentata si chiarirebbe che il metodo biodinamico, utilizzando preparati e disciplinari in sintonia con i principi dell’agricoltura biologica, è equiparabile alla stessa. Punto corrispondente al vero considerato il divieto dell’utilizzo di fertilizzanti e antiparassitari di sintesi o le coltivazioni OGM. Una totale equiparazione sarebbe stata però assai pericolosa. Avrebbe garantito al biodinamico identici diritti e incentivi, anche economici.

Già in fase di discussione della legge, a maggio 2021, la senatrice a vita Elena Cattaneo si era espressa contrariamente, presentando tre emendamenti il cui obiettivo era quello di eliminare i riferimenti al biodinamico dalla proposta di legge. Identica posizione era stata espressa dall’intera comunità scientifica, dal CICAP, dall’Accademia Italiana di Agricoltura, dalla Società Italiana di Agronomia e dal premio Nobel Giorgio Parisi, che ha definito anticostituzionale la necessità di descrivere l’agricoltura biodinamica a partire dall’indicazione di specifiche aziende e personalità, piuttosto che dalla scientificità delle pratiche.

Finalmente e fortunatamente il 9 febbraio scorso l’approvazione di due emendamenti di legge proposti da Riccardo Magi (+Europa) hanno escluso una tale possibilità di equiparazione, evitando che possano essere incentivate per legge pratiche palesemente stregonesche che nulla avrebbero a che fare con la scienza. Un grande risultato.