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danni da fumo

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di Redazione

Oggi si celebra la “Giornata mondiale senza il tabacco“, istituita nel 1988 per contrastare la diffusione del tabagismo. L’Italia dal 2014 ha introdotto su tutti i pacchetti di sigarette delle immagini crude, nel tentativo di scoraggiare i fumatori. Da allora questa manovra ha ricevuto molte critiche da parte dei consumatori, che non si sono di certo fatti scoraggiare da qualche arto in cancrena o da polmoni anneriti. 

Nel nostro piccolo vogliamo proporre un metodo gentile per contrastare il tabagismo. Una carrellata di volti del grande schermo che hanno recitato con in bocca una sigaretta “per avere più carisma e sintomatico mistero“…

Ogni anno nel Mondo muoiono 8 milioni di persone per il fumo, è causa nota o probabile di 27 malattie.

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Marcello Mastroianni durante una breve pausa da 8 1/2 (1963) di Federico Fellini

L’esposizione al fumo passivo causa 1,2 milioni di morti ogni anno, dei quali 65.000 sono bambini.

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Monica Bellucci in Malèna (2000), diretto da Giuseppe Tornatore

In Europa, il 50% dei fumatori muore prematuramente, mentre la restante parte perde in media 14 anni di vita.

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Giancarlo Giannini in Pasqualino Settebellezze (1975), di Lina Wermuller

Il 27% dei tumori è attribuibile al consumo di tabacco. Il 90% di tumori ai polmoni è causato dal fumo, oltre a incentivarne lo sviluppo nel cavo orale e gola, pancreas, colon, seno (specialmente per le donne più giovani).

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Uma Truman nel celebre Pulp Fiction (1994) diretto da Quentin Tarantino

La produzione e l’utilizzo di sigarette costa ogni anno 600 milioni di alberi, 200.000 ettari di terreno, 22 miliardi di tonnellate d’acqua e produce 84 milioni di tonnellate di CO2.

Jude Law in The Young Pope (2016), diretto da Paolo Sorrentino

Questi che vi abbiamo mostrato sono divi iconici che lasciano pendere la sigaretta con fare sornione tra le labbra o che la tengono dolcemente tra le dita. 

Loro fumano tabacco per fare cinema, in un mondo di finzione. I dati invece sono veri, non bastano i titoli di coda per dissiparli, e uccidono. Fatevi furbi! Gli attori con la sigaretta in bocca sono belli, ma fingono. Noi, purtroppo, a furia di imitarli possiamo soltanto entrare in un lunghissimo elenco di vittime. E questo non è affatto cinematografico…

I dati qui riportati sono stati raccolti dal Ministero della Salute, dalla Fondazione Veronesi e dal Dipartimento delle Politiche Europee.

di Redazione

Una sigaretta accorcia la vita. Oggi è la Giornata mondiale senza tabacco. Facendo un rapido giro su alcuni siti abbiamo scoperto notizie interessanti. Dal Ministero della Salute. “Impegnati a smettere” è la frase che accompagna la campagna lanciata quest’anno dall’OMS. Sono più di 8 milioni le persone che muoiono ogni anno a causa delle gravi e numerose patologie (malattie cardiovascolari, tumori, malattie respiratorie e diabete) correlate al consumo di tabacco. In tutto il mondo circa 780 milioni degli 1,3 miliardi di consumatori di tabacco affermano di voler smettere, ma solo il 30% di loro ha accesso agli strumenti che possono aiutarli a farlo.

(Immagine da fondazioneveronesi.it)

La campagna lanciata dall’OMS mira a consentire a 100 milioni di consumatori di tabacco di fare un tentativo di smettere creando un servizio innovativo, “Florence”, un operatore sanitario digitale (disponibile in inglese 24 ore su 24, 7 giorni su 7) per aiutare le persone a smettere di fumare, cui si affiancano programmi di supporto su WhatsApp e Viber.
Il consumo di prodotti del tabacco (da fumo e non da fumo) è tuttora in Italia la principa­le causa di morbosità e mortalità prevenibile.

Si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco oltre 93.000 morti (il 20,6% del tota­le di tutte le morti tra gli uomini e il 7,9% del totale di tutte le morti tra le donne) con costi diretti e indiretti pari a oltre 26 miliardi di euro (Tobacco Atlas sesta edi­zione). Per quanto riguarda i tumori, il tabacco è il fattore di rischio con maggiore impatto a cui sono riconducibili almeno 43.000 decessi annui.

Nel 2020 il fumo di tabacco è più diffuso nella fascia di età che va trai 25 e i 34 anni (24,2%); in particolare, tra gli uomini la quota più elevata si raggiunge tra i 25-34 anni (29,9%), mentre per le donne la fascia di età con la prevalenza più alta è quella tra i 55-59 anni, con una percentuale pari al 21% (Fonte ISTAT).

Per quanto riguarda i ragazzi secondo l’ultima indagine GYTS, nel 2018 circa uno studente su cinque dai 13 ai 15 anni ha fumato più di una sigaretta negli ultimi 30 giorni. Il fumo di sigaretta è più diffuso tra le ra­gazze (23,6%) rispetto ai coetanei maschi (16,2%): entrambi i dati sono in calo rispetto al 2014 (indagine GYTS 2018). Insomma, dopo quello che avete letto questo è il momento migliore per smettere di fumare.

(Immagine da farmaciatamburrini.com)

Dal sito dell’Humanitas Gavazzeni 10 consigli per non accendere più una sigaretta:

  1. Fissa una data in cui smetterai di fumare e comunicala ad amici e parenti perché quel giorno non fumino in tua presenza
  2. Getta sigarette, accendini e portacenere
    Ricordati che i disturbi da mancanza di sigarette si possono vincere
  3. Bevi più acqua del solito e ogni volta che avrai la voglia di fumare
  4. Porta con te stuzzicadenti o oggetti analoghi da tenere tra le labbra al posto della sigaretta
  5. Nei primi giorni di astinenza cerca di fare le cose che ti piacciono.
  6. Fatti un piccolo regalo ogni giorno, pensa a quanto stai risparmiando e con quei soldi programma qualcosa di bello e interessante per il tuo futuro
  7. Pensa ai benefici del tuo corpo: niente puzza di fumo, alito normale, denti tornati bianchi, pelle più elastica, rughe attenuate, tosse e catarro spariti, respiro più agevole
  8. Evita le situazioni che associavi alle sigarette, evita l’alcol, riduci i caffè, non frequentare ambienti con persone che fumano
  9. Dedicati allo sport, anche con maggiore vigore rispetto a prima
  10. Se ricadi nel vizio o se fumi una sigaretta non scoraggiarti, una debolezza non compromette nulla.

Immagine banner e social salute.gov.it