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Dramma sacro

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di Giuseppe Cultrera

Tra i riti della Settimana Santa erano particolarmente suggestive e partecipate le sacre rappresentazioni che avevano luogo il Venerdì Santo. Nella provincia di Ragusa erano presenti in tutti i comuni. E sono in gran parte scomparsi nella seconda metà del secolo scorso lasciando solo frammenti o tracce memoriali (la prucissioni figurata che racconta in un sapido poemetto il chiaramontano Giuseppe Comitini era una di queste).Lamientu e passioni

Due però sono giunte fino a noi, con integre molte delle peculiarità originarie. Sono quelle di Vittoria ed Acate. Che oltre alla rievocazione delle fasi della Passione hanno un recitativo finale che viene replicato ogni anno secondo il testo approntato, a metà ottocento, dal marchese Alfonso Ricca di Vittoria. Si tratta di un intervento colto su un canovaccio popolare, risalente al XVII secolo, che veniva recitato a soggetto e in lingua siciliana. L’originalità di queste due rappresentazioni sta nel fatto che, pur recependo questi ed altri interventi colti o popolari, hanno mantenuto una salda sintesi di religiosità e tradizione. Anche i direttori artistici e i registi che, nel nostro tempo, hanno curato l’allestimento del “Dramma sacro”  si sono confrontati con i testi e i movimenti scenici nel rispetto storico e filologico.Lamientu e passioni

Esemplare l’esperimento ventennale del regista ragusano Gianni Battaglia che dal 1989 al 2009 ha curato la messa in scena del Dramma sacro nella versione del Ricca con l’apporto di attori e musicisti professionisti.Lamientu e passioni

Lo racconta nel volume Il Dramma Sacro a Vittoria (2019). Invece una accurata analisi storica del testo (o sarebbe meglio dire dei testi) del Dramma si trova nel volume Sacre Rappresentazioni a Vittoria: storia e testi di Angelo Alfieri (1988). Ancora più interessante il corposo saggio antropologico – dove viene prevalentemente esaminata la rappresentazione di Acate – di Emanuele Amodio (Lamientu e passioni. Il teatro, la festa, la morte in una cultura meridionale, 1982).Lamientu e passioni

Acate, dopo la forzata pausa del Covid19, ritorna a rappresentare le Sette parti (questa l’antica denominazione); mentre a Vittoria, mi dice Arturo Barbante storico scenografo e attivo organizzatore del “Dramma sacro”, si fa ancora una pausa: «Sarà per l’anno prossimo!»settimana santa

Le immagini fotografiche relative alla Settimana Santa ad Acate sono di Tony Barbagallo. Anche le tre immagini del banner sono sue e si riferiscono a una processione figurata di Scoglitti, frazione di Vittoria.