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Papa Francesco

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di L’Alieno

Scrive il teologo Vito Mancuso:
“L’aveva già intuito la Bibbia ebraica usando il verbo ‘conoscere’ come sinonimo di ‘unirsi sessualmente’. Si legge infatti in Genesi 4,1: ‘Adamo conobbe Eva sua moglie che concepì e partorì’. Vale a dire: si giunge a conoscere veramente una persona, […] solo se prima la si conosce nell’integralità del suo corpo e nella completezza del carattere e della personalità […]
Adamo infatti conobbe Eva non prima del rapporto sessuale, ma “nel” rapporto sessuale”.

Lasciando la questione prettamente dottrinale al teologo Mancuso, in palese contrasto con il Francesco-pensiero, si può dire che la delusione sembra palpabile tra chi si riconosce in un cristianesimo “progressista” e si aspettava da Papa Francesco un cambio di rotta. Ma il Bergoglio così moderno per altri versi, davanti al sesso fa rimpiangere persino i sui predecessori.

Papa Francesco (foto corriere.it)

La Chiesa Cattolica risponde alla modernità, in un tema così delicato, con un giro di vite palesemente sessuofobico. Agli sposi cattolici nel prossimo futuro toccherà fare un lungo percorso “catecumenale”, pre e post matrimoniale, dove si tenterà di farne delle persone sessualmente represse. Il fatto che oggi ci si sposi (quando ci si sposa) sempre più tardi, sembra non avere alcuna importanza nelle logiche ecclesiastiche. Un delirio di pretesi valori assoluti contro la realtà dei tempi e la stessa natura umana.

Se lo scopo dichiarato, come sembra, è quello di porre un argine alle sempre più numerose richieste di scioglimento del vincolo matrimoniale, davanti alla “Sacra Rota”, temo che il risultato più probabile sarà invece un crollo dei numeri dei matrimoni celebrati in chiesa.

La sede del Tribunale della Sacra Rota Romana

Ma perché Dio ci ha voluto fare così come siamo, con la nostra sessualità, con il piacere di fare sesso? Poteva concepirci in una modalità più frigida, confacente alle pretese morali del nostro Papa: degli angioletti quasi asessuati. Anime felici di copulare rigorosamente dopo il matrimonio, anche a sposarsi a 40 anni, ma soltanto allo scopo di procreare o, preferibilmente, di rimanere casti anche oltre il matrimonio per assaporare il “vero amore”.

Quanta ipocrisia in una morale sessuale così rigida e inarrivabile per i comuni mortali. Un “atteggiamento morboso e innaturale” causa di sofferenze, come scriveva un vecchio filosofo e matematico inglese nel XX secolo. Come dargli torto.

di L’Alieno

Quale potrebbe essere una definizione appropriata del concetto di verità ai nostri giorni?
La realtà più o meno immaginaria che maggiormente si accorda alle nostre personali preferenze?
Già, perché il legame tra verità e fatti sembra ormai definitivamente scisso, con la conseguenza che chiunque può permettersi di dire o scrivere qualsiasi corbelleria senza pudore.

A questa definizione si può arrivare anche ascoltando il prof. Orsini, esperto di “realtà alternative” della guerra russo-ucraina. Personaggio ammaliante per molti “pacifisti” quando cerca di spacciare le sue previsioni per verità assolute. Così capita che più pronostica vittorie sicure e sfondamenti dell’esercito russo (“Putin ha già vinto!”), più gli ucraini resistono (con le armi occidentali), contrattaccano e sembra addirittura annunciarsi il ridimensionamento delle stesse ambizioni iniziali di Putin. La realtà sembra dare torto al professore? Tanto peggio per questa.

Nel suo ultimo show di giovedì, a “Piazza Pulita”, si è spinto addirittura a sostenere che l’Italia deve rompere con l’Unione Europea”, “deve ammettere i propri errori” e “dichiararsi disponibile a riconoscere i territori strappati da Putin all’Ucraina”. Nemmeno lo stesso Putin potrebbe spararla più grossa. E non è un caso che sia stato lodato apertamente dall’Agenzia di stampa ufficiale russa Itar-Tass.

Il sociologo Alessandro Orsini

Colpisce come molti possano associare il “pacifismo” delle analisi errate di Orsini a quello del Papa che tuona contro la guerra. Ma il Papa cosa potrebbe mai dire nel suo ruolo di capo della cristianità? Dovrebbe forse parlare come Luttwak? È il ruolo a definire il linguaggio. Il Papa non fa altro che parlare da Papa, mentre è ovvio che chi governa una nazione ha altre responsabilità e linguaggio.

Papa Francesco (foto flickr.com)

Risulta pertanto ridicola l’accusa al Presidente Zelensky di essere quasi scandaloso nel chiedere un maggiore coinvolgimento militare dell’occidente nella difesa del suo paese. Vi sembra strano che Zelensky parli da leader di un paese bombardato h24? Pretendereste che parlasse come un qualsiasi Orsini in uno studio TV o un serafico leader europeo, comodamente seduto nel suo ufficio, senza l’assillo delle bombe che gli piovono in testa? E secondo voi cosa mai potrebbe dire lo stesso Orsini se fosse lui il Presidente dell’Ucraina? Arrendiamoci tutti e diamo al tiranno ciò che desidera. Sennò si incazza di più?” Suvvia, siamo seri.

Volodymyr Zelensky. Presidente democraticamente eletto dell’Ucraina (credit image: Global Look Press/Keystone Press Agency)