ovvero
Dividersi sempre, collaborare mai
di Giulia Cultrera
Pretty Little Liars è un perfetto caso studio per analizzare le tendenze masochiste di una persona che, nonostante l’evidenza dei fatti, continua imperterrita la visione di una serie tv destinata a peggiorare di stagione in stagione.
La serie parte con le migliori intenzioni e, pur essendo un teen drama, riesce a tenere incollato lo spettatore, grazie ai numerosi misteri e ai continui indizi disseminati, senza apparente collegamento logico, lungo le puntate. Primo campanello d’allarme.
Gli elementi lasciati in sospeso crescono fino a diventare buchi di trama così grandi da non poter essere più ignorati. La soluzione per la sceneggiatrice è soltanto una: depistare lo spettatore introducendo nuovi personaggi, spacciandoli per cattivi, poi forse buoni, poi sicuramente cattivi, poi scomparsi, poi non è chiaro; rimescolare un po’ le carte; riesumare personaggi morti; introdurre gemelli malvagi cui addossare la colpa di tutto.
Le protagoniste di Pretty Little Liars dovrebbero trovarsi in terapia a vita per i traumi subiti. Tuttavia, se dopo le prime stagioni si ostinano ancora a separarsi, è vero pure che un po’ i soprusi di A se li meritano.
Si narra che nell’ambiente cinematografico il nome Marlene King porti sfiga. Forse perché è riuscita a far fallire ben tre serie televisive che, sulla carta, avevano tutti i requisiti per poter conquistare il pubblico. O, magari, perché crea trame inconsistenti riempiendole di sottotrame sconnesse e incongruenti tra loro. Forse, ancora, perché dovrebbe cambiare mestiere (o riguardare gli episodi precedenti).
In ogni caso, il C.D.S.C. (Codice Deontologico dello Spettatore Compulsivo) vieta espressamente di lasciare in sospeso le serie televisive: bisogna avere fede, la ripresa è sempre dietro l’angolo.
Non è questo il caso. Cerchiamo di vederla come una medaglia al valore per i veterani di Pretty Little Liars. Non siete soli. Da qui è tutto in discesa, difficilmente troverete qualcosa di simile.
Siate forti, il peggio è passato.