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prima Capitana della marina mercantile egiziana

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di L’Alieno

Fa un certo effetto pensare che una notizia stra-falsa, come quella che a guidare il cargo incagliato nel canale di Suez era la giovane Marwa El-Selehdar, prima capitana donna della marina mercantile d’Egitto, abbia potuto fare il giro del mondo ‘social’ in un lampo. E centinaia di migliaia sono state le condivisioni con annesse discussioni a vanvera e sessiste.
Non importa che la malcapitata si trovasse invece a centinaia di miglia di distanza dal canale di Suez.

Marwa El-Selehdar, la prima Capitana della marina mercantile egiziana (foto Nina Valente da Flickr)

Il bersaglio era davvero facile: una giovane donna e pure egiziana. Ovvero di un paese dove la condizione della donna è considerata tra le peggiori del mondo arabo, ma che da parte sua avrà dovuto sudare le proverbiali sette camice per emergere e meritare i galloni che possiede. Possiamo scommetterci. Molto più dei colleghi uomini.

Però fa male notare che a emettere giudizi agghiaccianti contro le donne siano troppo spesso altre donne, che gareggiano con i colleghi maschietti quanto a distinguersi per odio, malanimo e sessismo. E ciò avviene regolarmente anche nelle nostre libere società occidentali. Dovremmo chiederci il perché.

La nave cargo incagliata nel canale di Suez (foto da ilfattoquotidiano.it)

Insomma una squallidissima storia che intreccia la potenza nucleare distruttiva delle nuove tecnologie ‘social’, in grado di fare danni da un capo all’altro del pianeta (e in un arco temporale brevissimo), ai soliti vecchi preconcetti che dipingono le donne incapaci di guidare una piccola utilitaria, figurarsi una grossa nave.

E possiamo starne certi che l’autore dell’atomica fake rimarrà pure impunito dopo le centinaia di migliaia di idiote condivisioni planetarie. Un riuscito linciaggio globale effetto di una falsità che non mancherà di provocare ulteriori danni, anche se ampiamente sbugiardata.

(Immagine di Mike MacKenzie da Flickr)

Tanto siamo abituati a credere a ciò a cui vogliamo credere, non importa se vero o falso. Nell’oceano di stupidaggini che circolano sui social anche questa fake-news continuerà a stare a galla chissà ancora per quanto tempo.

Marwa El-Selehdar accanto alla sua nave (foto da ilmessaggero.it)