di L’Alieno
Il governo Meloni ha decretato la fine dell’emergenza Covid. Le notizie dalla Cina non ci preoccupano più di tanto (non sarebbe la prima volta). Non se ne parli più. Anzi, per la verità sembrerebbe residuare solo una certa smania di menare le mani contro chi ha gestito l’emergenza in questi tre anni. Così è nata l’idea di un’apposita Commissione Parlamentare d’inchiesta, dove magari mettere dentro un bel po’ di pasdaran della maggioranza. Nell’intento, nemmeno troppo velato, di dimostrare che in fondo in fondo i no-vax non avevano tutti i torti.
Per essere chiari, le motivazioni dichiarate potrebbero anche risultare condivisibili (sprechi, speculazioni, affari, etc), ma all’interno di un chiaro indirizzo revisionista l’obiettivo vero appare ben altro: la vendetta politica.
Questi giochini dovrebbero far riflettere, perché dicono molto dell’assoluta mancanza di visione del futuro da parte di un governo che non riesce ad andare oltre i provvedimenti di matrice ideologica e identitaria.

Mancano i medici ovunque: frutto soprattutto del clamoroso fallimento dell’istituzione del numero chiuso nelle Facoltà di Medicina (1999 – governo D’Alema) e della relativa programmazione negli anni. Gli stipendi di medici e paramedici sono tra i più bassi d’Europa, mancano persino i farmaci nelle farmacie e, come se non bastasse, siamo alla vigilia di una nuova grave crisi epocale per le infezioni batteriche resistenti agli antibiotici (dei quali negli anni si è fatto un uso super-smodato): circa 11.000 decessi su 200.000 casi annui; primi in Europa quanto a mortalità, che potrebbe anche spiegare in gran parte l’anomalia italiana dell’abnorme mortalità Covid (Report, puntata del 19/12/2022)… E la priorità sarebbe dunque la Commissione Parlamentare d’inchiesta sul Covid?
Mentre i soldi del PNRR rischiano soltanto di essere buttati al vento per costruire le famose “Case di Comunità”, destinate a rimanere vuote come sta succedendo già in Lombardia e come presto accadrà pure in Sicilia, a cominciare dal nostro territorio. Al PTE di Chiaramonte, ad esempio, sarebbero già previsti dei lavori di ampliamento della struttura per accogliere una “Casa di Comunità” (peraltro lontana dal cuore della città) che immancabilmente sarà destinata a rimanere una scatola vuota per carenza di personale medico e paramedico.
Possibile che il denaro dell’Europa debba essere sempre sprecato così? Possibile che non abbiamo imparato nulla dai nostri errori del passato? Avanti così, ideologicamente, verso il baratro.
