di L’Alieno
Esiste qualcosa di più abusato al mondo della parola ‘verità’? Tutti la reclamano come propria: religioni, ideologie, partiti, dittatori, leader politici, giornali, libri, Vittorio Feltri, complottisti, mariti, mogli, figli e amanti.
Nel mondo non passa santo giorno senza che sia citata a sproposito miliardi di volte. Una parola che ha perso qualsiasi senso. Anzi, forse non ne ha mai avuto a partire dal giorno in cui è comparso l’uomo sulla terra con tutti i suoi imbrogli. Ovvero da Adamo ed Eva, il serpente, la mela, via via fino a noi.
La verità rappresenta soltanto un fantasma, un desiderio che sembrerebbe a portata di mano, ma è destinato a non essere mai appagato perché ha molte facce, troppe.
Qualche filosofo greco aveva compreso bene la rogna di un concetto così vaporoso, ma quella era una razza superiore, forse aliena. Ponzio Pilato anche. Si, proprio lui, il Procuratore Romano in Giudea al tempo di Gesù. Ma quanti lo hanno capito? Eppure con una pennellata di tre parole disse davanti a Cristo quanto di più rivoluzionario poteva dire: ‘Cos’è la verità’?

Già, cos’è la verità? ‘Così è se vi pare’ rispose quel genio siciliano di Pirandello più di cento anni fa. Infatti lo insignirono del ‘Nobel’.
‘Una narrazione facilmente manipolabile’, potrebbe rispondere oggi il ‘profeta sovranista’ Steve Bannon
Nella storia umana quanta gente guidata da granitiche certezze e grandi verità si è macchiata di crimini contro l’umanità? E se la stessa gente invece di verità da spacciare avesse avuto solo dubbi da offrire, quanto sangue e cacca ci saremmo evitati?

Facile cadere dentro il trappolone delle verità a buon mercato e dei loro apostoli. Perché i dubbi non ci piacciono, ci mettono ansia, ci destabilizzano. Eppure sono l’unico antidoto contro tutti gli integralismi.
Facciamola una volta tanto una cosa sensata. Cancelliamo la parola ‘verità’ dal nostro vocabolario. Porta solo guai. Impariamo, per rispetto ad essa, a non nominarla mai più.